NAPOLI – Il Napoli vince ancora. Lo fa trovando il successo più prezioso a suggellare questa resurrezione, post Bologna, post sosta, dove cambiò la musica. Nuove soluzioni, nuovo sistema, ritrovata solidità. Per la settima volta consecutiva la Juve esce da Napoli senza punti. Con qualche sasso sul pullman, ancora una volta deprecabile violenza da condannare, ma senza punti. Partita forse poco spettacolare, ma molto intensa e tattica; alla fine proprio Conte e Napoli hanno lanciato il conto alla rovescia per il ritorno di Lukaku fiocca la doppietta di qualcuno su cui comunque potrai sempre contare, Rasmus Hojlund; nel pezzo il pari di Yildiz, ma alla fine vince squadra e progetto più avanti, naturalmente quello azzurro. 2-1 al Maradona e Napoli che riconquista la vetta della classifica, aspettando domani il risultato del Milan a Torino, per capire se anche questa settimana sarà costretto a condividere, lassù, una poltrona per due. Napoli 31 Inter 30, al momento. Vince dunque ancora Conte, forse la vittoria più importante del momento non soltanto considerando caratura del match ed eterna rivalità tra tifoserie, bensì proprio perché suggella il bel momento, la continuità delle ultime settimane, la solidità ritrovata. Il Napoli ha ritrovato la retta via, eccome. E Conte batte la sua storia, il suo passato. Batte pure Spalletti. Due sentimenti e storie opposte, l’uno sulla panchina dell’altro; col toscano, sulla panchina bianconera fantascienza soltanto mesi fa, divorato di fischi.

