TORINO – Una delle vittorie più importanti dell’anno. Perché stavolta, dietro scricchiola sì qualcosina (come col Pisa e col Parma), ancora abitudine su cui uno come Allegri lavora per quanto storicamente non sia abituato a concedere così tanto, ma in questo caso il Milan l’ha vinta. In rimonta, incassando due gol all’inizio, ma portandosela comunque a casa. Tra febbre Pulisic e infortunio Leao, a metà primo tempo grandinava in casa rossonera: prima il rigore di Vlasic, quindi ruggito Zapata, solo Rabiot evitava d’arrivar sotto di due gol all’intervallo. Sempre 2-1 a mezzora dalla fine quando finalmente entra Pulisic, per cause di forza maggiore: nemmeno totalmente ristabilito, doppietta fulmine in un quarto d’ora, 3-2 Milan e partita totalmente ribaltata. Segnali. Capitan America fa la differenza, trascina, cambia carte e potenzialmente campionato. Milan di nuovo lassù, davanti all’Inter, assieme al Napoli. Conte e Allegri a braccetto a 31, nerazzurri a 30. Per la prima volta si stacca la Roma che resta a 27, il Bologna insegue a 25, Como 24 e addirittura Juventus 23. Chi risale in coda è il Genoa, che scappa dalle acque più torbide grazie all’avvento De Rossi: altra vittoria, corsara pure ad Udine, 8 punti in 4 partite da imbattuto, più di quanto senza di lui il Grifone aveva totalizzato in 10 giornate. Avvento straordinario.
