CIVITA CASTELLANA – Non c’è stato niente da fare. Nemmeno stavolta. Nemmeno quando tutto sembrava finalmente in porto. Il Flaminia prosegue a gonfie vele all’interno della sua folle stagione, quasi mistica, dai destini beffardi, surreali e sorprendenti. Montagne russe di emozioni, spesso dolorose, senz’altro quelle del Madami. Il tabù che avvolge il team di Nofri al Civita Castellana continua ad emanare evidentemente inesorabilmente la sua maledizione. Che non si infrange, non s’abbatte. Stavolta era fatta: Flaminia avanti sulla Nocerina, sarebbe stato colpo d’orgoglio e messaggio a tutta la categoria, minuto 90 in corso. Sei minuti di recupero e sofferenza finale quando, sugli sviluppi dell’ultima palla inattiva, il cross pesca Opoola che insacca e spedisce in paradiso i rossoneri campani, sempre in prima fila a popolare settore ospiti del centrosud del Bel Paese nonostante la loro squadra del cuore che un decennio fa calcava campi di B oggi sia relegata a queste latitudini. Un pareggio beffa, incassato, che fa male. A nulla varrà il sigillo del solito Sirbu, che aveva soltanto illuso, a questo punto. Sarebbe stato un colpo grosso perché significava battere la seconda forza, ma d’altronde specialmente e follemente lontano da casa questa Flaminia ci ha abituato a colpi di scena. Stavolta è arrivato, in negativo, e ancora al Madami. La classifica narra seconda metà e soltanto un punto in più del Lodigiani, zona playout: pericolo.

