Ad Atreju il ritorno di Gianfranco Fini, l’incontro con Rutelli “trent’anni dopo” le storiche elezioni”
Cronaca, Politica
9 Dicembre 2025
Ad Atreju il ritorno di Gianfranco Fini, l’incontro con Rutelli “trent’anni dopo” le storiche elezioni”

ROMA – Gianfranco Fini torna ad Atreju, la kermesse di Fratelli d’Italia in corso a Roma, 17 anni dopo l’ultima apparizione del 2008. L’ex presidente di Alleanza nazionale e vicepremier è stato invitato per un confronto con Francesco Rutelli: “Trentadue anni dopo”. Il riferimento è alla sfida per il Campidoglio tra il leader di An e l’ex radicale candidato per il centrosinistra. Correva l’anno 1993 e a vincerla fu Francesco Rutelli. Elezioni che sancirono il tramonto della Prima Repubblica e la nascita del bipolarismo. Uno tra gli appuntamenti elettorali più significativi di quell’anno fu il duello capitolino tra Francesco Rutelli, leader dei Verdi che aveva iniziato la propria militanza nel Partito Radicale, e Gianfranco Fini, segretario del Movimento sociale italiano.

L’exploit del Msi fu tale da stravolgere ogni pronostico: la Fiamma superò per la prima volta la soglia del 30 per cento inglobando gran parte del consenso moderato.

Ad Atreju i due leader di partito hanno raccontato lo storico appuntamento, in una sala stracolma di persone. Dopo essersi salutati calorosamente, è Rutelli a partire con una simpatica battuta: “È come il film ‘Ritorno al futuro’.

Io lo sapevo che sarei venuto per un tributo a un fondatore (in riferimento a Fini)  e che ripercorrere l’elezione del ’93 è un pretesto per farlo tornare qua. Sono stato usato come esca”. Parte uno scroscio di applausi tra il variegato pubblico presente in sala.

“E’ un momento bello, emozionante, un ritorno a casa, se me lo consentite” dice Fini. Che poi ripercorrendo i tempi che furono non si fa sfuggire un mea culpa con annesso plauso alla premier. “L’errore è stato chiedere e ottenere lo scioglimento di Alleanza nazionale, perché era un movimento politico basato su un senso comunitario, eravamo riusciti a costruire una grande comunità. Il merito che ha oggi Giorgia Meloni che è riuscita a ricostruire questa comunità”.Alla domanda della giornalista Hoara Borselli, moderatrice dell’incontro, a Rotelli sul Governo Meloni, quest’ultimo parla di rispetto. “Perché si trova a dover gestire un periodo di cambiamento a livello geopolitico e strategico. Rispetto Meloni, su alcuni grandi temi si può andare oltre la competizione brutale. È un mondo che sta cambiando e chi governa ha la necessità di tenere un equilibrio. Ragioniamo in positivo, Gianfranco, sulle cose che si possono condividere, su alcuni grandi temi si può andare oltre la competizione brutale, di qua o di là. Sarebbe saggio trovare, nella differenza fra maggioranza e opposizione, alcune aree in cui l’opposizione scelga di trovare una convergenza nei punti di utilità per il paese, che non significa fare pastrocchi”. Rutelli ripercorre gli anni di una politica diversa, fatta tra la gente e con pochi mezzi, ma con l’orgoglio e la voglia di credere in un ideale.

Si riconosce in questa sinistra? chiede in chiusura Borselli a Rutelli.

La risposta è tranciante: “No”.