Chiuso il ponte delle festività dell’Immacolata, col calcio regionale e quello nazionale smistato su tutto il weekend per accendere lo spettacolo e avvicinare più generazioni di sostenitori possibili allo stadio, dicembre prosegue e si estende con l’ultima giornata delle coppe europee dell’anno solare 2025. Sia in Champions che in Europa League infatti sesta giornata della fase campionato; ne mancheranno due, giochi decisivi, previste per gennaio. Si formano tabelle, graduatorie e classifiche, ormai si cominciano a delineare i blocchi di chi passerà direttamente agli ottavi e chi sarà costretto a passar dal purgatorio sedicesimi, così come sarà eliminato. Pronti dunque intanto per una nuova doppia serata mozzafiato in Champions: solite 18 gare, solite 4 italiane. Stasera riflettori più prestigiosi puntati a San Siro per Inter-Liverpool: non poteva sussistere tempo migliore per affrontare quei Reds senza direzione, con Salah pronto come descritto a salutare e nemmeno convocato. Se l’Inter fa l’Inter, ed a livello europeo servono serate come queste servono per spedir sempre più lontano l’ultima finale a livello mediatico e fronte autostima, può vincere ed ipotecare un posto tra le prime otto posizioni. Il Liverpool non sarà l’unica nobile britannica in Lombardia stasera: c’è pure il Chelsea campione del mondo di Maresca, sempre alle 21 visita al Gewiss Stadium di Bergamo, l’Atalanta almeno in Europa vuol continuare a sognare e stupire. Domani un vecchio duello che non smetterà mai di catturare filmografia: trasferta a Lisbona per il Napoli, casa Benfica, sarà ancora Mourinho contro Conte. Per la Juve, chiamata a risalire, vietato sbagliare se si vuol puntare almeno ai sedicesimi: c’è una delle piccole rivelazioni, i ciprioti del Pafos.