“Se ci sarà un processo, la Regione sarà parte civile”
ROMA – “Quello che è stato scoperto è una cosa orribile: ovviamente il primario verrà sospeso e ci sarà anche un approfondimento sulle strutture coinvolte”.
Lo ha detto il presidente della regione Lazio Francesco Rocca, a margine di una presentazione sul caso del primario del Sant’Eugenio arrestato. Nel dire che “ovviamente” se ci sarà un processo, la regione sarà presente sicuramente tramitela Asl oppure in maniera diretta come parte civile, Rocca, parlando delle strutture coinvolte, ha specificato che l’obiettivo è “verificare se dovessero far riferimento alla persona arrestata insieme al dottor Palumbo per una eventuale sospensione degli accreditamenti”.
Per Rocca “bisogna muoversi con dei passi giuridicamente corretti e senza compromissione per il diritto alla salute dei pazienti. Ci dobbiamo muovere con cautela-ha proseguito-perché non è che si chiude dall’oggi al domani. Però agiremo senza sconti per nessuno”. Si tratta, chiarisce, “solo di fare attenzione a non compiere passi che possano mettere a rischio la salute dei nostri cittadini”.
Quindi per la sospensione degli accreditamenti bisognerà vedere anche le decisioni della magistratura, “magari interviene un amministratore giudiziario allora si può continuare. Altrimenti con chi inquina la p.a. non si possono avere rapporti” conclude.

