ROMA – La Roma inizia a muoversi. Meno di venti giorni al nuovo anno, meno di venti giorni soprattutto all’inizio del mercato di riparazione. E quindi, dicembre, mese in rosso sull’agenda di ogni direttore sportivo di un certo livello, significa anticipare la concorrenza. Come descritto ed anticipato proprio un mese fa, la Roma ha ben chiaro come rinforzare la squadra a gennaio. Un attaccante che sappia dialogare coi compagni, un Ferguson (troppo a singhiozzi e mai convincente) di caratura maggiore, per elevare direttamente la formazione titolare, rilanciare dopo le ultime due sconfitte ed ambire ai massimi traguardi. Qualcuno quindi che a differenza di Dovbyk che vanta altre caratteristiche sia un “nove e mezzo” in grado di segnare ed al tempo stesso far segnare. L’imperativo a Trigoria è chiaro: tornare in Champions League. A Gasp, quindi, oltre che costruire futuro è richiesto quarto posto al presenta. Ecco perché l’identikit corrisponde all’olandese un anno e mezzo fa esploso a Bologna. A Manchester hanno steccato tutti, anche lui carneficina United. E quindi, fuori dalle grazie del tecnico Amorim, sul mercato. I Red Devils vorrebbero monetizzare, a gennaio complicato. Siglerebbero subito un prestito con obbligo, la Roma non può garantirlo. Quel che può fare Massara è offrire un prestito sì con diritto di riscatto, ma che diventi obbligo a determinate condizioni. Quali? Qualificazione in Champions, e si chiude il cerchio. Ecco perché trapela grande ottimismo per quello che, se effettivamente in porto, si candida già ad uno dei più grandi della sessione invernale di Serie A.

