Denuncia in procura per vilipendio di cadavere, con aggravante oscenità, e revenge porn
LATINA – Si è tenuto questa mattina, davanti il tribunale di Latina, un sit-in di parenti, familiari e amici di Patricia Masithela, la ventiseienne di origine sudafricana che all’inizio di quest’anno fu sbranata e uccisa dai cani di una villetta al Piccarello, alle porte del centro del capoluogo pontino https://www.lacronaca24.it/2025/01/14/latina-denunciato-il-proprietario-dei-pitbull-che-hanno-ucciso-patricia-masithela/ .
Dopo la morte in ospedale, infatti, alcune foto del corpo martoriato della giovane sono circolate in vari gruppi WhatsApp, varcando anche i confini della regione Lazio e costringendo la famiglia della ragazza a sporgere una denuncia formale in procura per vilipendio di cadavere – con l’aggravante dell’oscenità – e revenge porn, dato che in quelle immagini la ventiseienne era seminuda, dilaniata dai morsi dei cani, un incrocio tra due animali di razza corso e pitbull e i loro cuccioli.
Per questo motivo, a cinque mesi dalla presentazione della querela, i familiari della ventiseienne hanno manifestato oggi davanti il palazzo di giustizia di Latina, per chiedere giustizia e affinché la memoria della giovane non venga infangata.

