Giovedì significa coppe europee. Dopo le 48 ore mozzafiato in Champions, tempo dell’ultima notte di Europa League dell’anno solare 2025. Fase iniziale di maxi campionato per scrivere graduatoria finale in cui, esattamente con in Champions, le prime otto volano direttamente agli ottavi, mentre il blocco da sedici squadre di mezzo tra la nona e la ventiquattresima posizione dovranno passare dai sedicesimi; le ultime della classe, dalla venticinquesima alla trentaseiesima posizione tutte a casa.

La Roma è messa bene. Se in campionato ha perso terreno, in Europa l’ha recuperato. Nove punti su quindici con ancora tre gare di campionato, stasera Glasgow e Celtic. Ambiente calcisticamente storico, folkoristico ed incandescente, ma giallorossi più forti. In caso di vittoria, deciso balzo in avanti in una classifica fitta e contratta. Ecco perché anche stasera non è mai decisiva ma importante, la Roma può ricandidarsi fortemente per l’obiettivo, un posto tra le prime otto posizioni. Qualcosina Gasp dovrà ruotare: spazio a Pisilli e Ghilardi, davanti papabile Dybala falso nueve.

Un punto dietro alla Roma c’è lo stesso Bologna di Italiano, otto punti all’attivo, impegnata nelle asturie, a nord della Spagna, col Celta Vigo. Un colpo esterno, stesso contesto, candiderebbe con forza anche i felsinei in lotta fino alla fine per un posto tra le prime otto posizioni. Diverso il discorso in Conference, solo sei gare, stasera quinto turno, settimana prossima ultima giornata. In campo la disperazione viola, Vanoli cerca risposte alle 18.45 con la Dinamo di Kiev, Fiorentina in piena zona playoff. Inutile girarci intorno: priorità al campionato, l’ultima posizione spaventa, eccome.