Australia, sparatoria in spiaggia durante festa ebraica: almeno 10 morti tra cui un attentatore. Rabbino Sydney tra vittime
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14 Dicembre 2025
Australia, sparatoria in spiaggia durante festa ebraica: almeno 10 morti tra cui un attentatore. Rabbino Sydney tra vittime

(Adnkronos) – Almeno 10 persone sono state uccise a Bondi Beach, nella periferia orientale di Sydney, in una sparatoria di massa durante una celebrazione di Hanukkah, la festività ebraica, conosciuta anche con il nome di Festa delle luci. Tra le vittime il rabbino di Sydney Eli Schlanger, secondo un portavoce della comunità ebraica locale citato dal Times of Israel.

La polizia del Nuovo Galles del Sud ha confermato che uno dei due attentatori è morto Il secondo attentatore è in custodia ed è gravemente ferito, ha aggiunto la polizia. Sono invece 11 le persone rimaste ferite, tra cui due agenti, ha precisato la polizia.

La zona è stata isolata e sono in corso operazioni di bonifica per verificare l’eventuale presenza di ordigni esplosivi. Il servizio di ambulanze del Nuovo Galles del Sud ha confermato che 18 persone sono ricoverate in ospedale e i paramedici stanno ancora prestando altre cure sul posto. Non sono state fornite conferme sulle condizioni in cui si trovano le 18 persone ferite.

Secondo quanto riferito dalla comunità ebraica locale, alcuni uomini armati hanno aperto il fuoco tra i partecipanti, scatenando una fuga caotica lungo la spiaggia, una delle più frequentate e simboliche della città. Le autorità stanno indagando sull’accaduto: secondo resoconti non ancora ufficiali, l’attacco potrebbe essere collegato direttamente all’evento di Hanukkah in corso.

“La comunità ebraica è sotto shock. C’erano duemila membri della comunità ebraica che celebravano Hanukkah, accendendo insieme la prima candela a Bondi Beach. Siamo in stato di massima allerta”, ha dichiarato Jeremy Leibler, presidente della Federazione Sionista d’Australia, al Jerusalem Post.

Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha definito ”scioccanti e angoscianti le scene da Bondi Beach”. ”Polizia e soccorritori sono sul campo al lavoro per salvare vite umane. Il mio pensiero è rivolto a tutte le persone colpite”, ha aggiunto. ”Ho appena parlato con il premier del Nuovo Galles del Sud. Stiamo collaborando con la Polizia del Nuovo Galles del Sud e forniremo ulteriori aggiornamenti man mano che ulteriori informazioni saranno confermate”, ha scritto Albanese su ‘X’ invitando ”le persone nelle vicinanze a seguire le indicazioni della polizia”.

Il Consiglio nazionale australiano degli imam ha condannato la sparatoria a Bondi Beach esortando tutti gli australiani a “restare uniti nella compassione e solidarietà”. In una nota i leader musulmani australiani hanno sottolineato che ”questi atti di violenza e crimini non hanno posto nella nostra società. I responsabili devono essere ritenuti pienamente responsabili e affrontare la legge”. Inoltre, si legge, ”i nostri cuori, pensieri e preghiere sono con le vittime, le loro famiglie e tutti coloro che hanno assistito o sono stati colpiti da questo attacco profondamente traumatico. Riconosciamo il dolore, la paura e l’angoscia provati in tutta la comunità ed estendiamo la nostra sincera compassione e il nostro sostegno a tutti coloro che sono in lutto”.

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha condannato la sparatoria a Bondi Beach, a Sydney, parlando di “attacco crudele contro gli ebrei”. Herzog ha quindi invitando il governo di Canberra a combattere “l’enorme ondata di antisemitismo” che, a suo dire, “sta affliggendo la società australiana”.

Intervenendo a un evento presso la residenza presidenziale a Gerusalemme, Herzog ha detto che “i nostri fratelli e sorelle a Sydney, in Australia, sono stati attaccati da vili terroristi in un attacco molto crudele contro gli ebrei che erano andati ad accendere la prima candela di Hanukkah”. Herzog ha voluto quindi sottolineare che ”ribadiamo ripetutamente i nostri allarmi al governo australiano affinché adotti misure e combatta l’enorme ondata di antisemitismo che sta affliggendo la società australiana”.