(Adnkronos) – Avvicinavano gli anziani di rientro a casa fingendosi carabinieri, con una scusa entravano negli appartamenti e dopo pochi minuti ne uscivano con oro e gioielli da rivendere in Italia e all’estero. Questa la strategia messa a punto da un’organizzazione con base nel quartiere milanese di Muggiano. Ventuno dei componenti sono destinatari di misure cautelari (7 in carcere, 9 ai domiciliari e 5 l’obbligo di dimora). Sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti, ricettazione, riciclaggio e autoriciclaggio.
L’ordinanza, eseguita lo scorso 11 dicembre, è stata emessa dal gip al termine di una indagine dei carabinieri del nucleo investigativo di Milano, coordinata dalla procura e partita nel 2023, a seguito di una recrudescenza dei reati contro il patrimonio (in particolare furti, rapine e truffe), commessi prevalentemente contro soggetti vulnerabili con la tecnica del finto carabiniere. Ed è questo il modus operandi utilizzato in dieci dei dodici furti di cui il gruppo è accusato. Quindici gli episodi di ricettazione addebitati, otto quelli di riciclaggio e due di autoriciclaggio, commessi tra l’Italia, la Svizzera e il Belgio.
In particolare – fanno sapere i carabinieri del comando provinciale di Milano in una nota – è emerso che gli indagati in più occasioni, utilizzando un camper come copertura, avevano trasportato all’estero ingenti quantità di gioielli e preziosi rubati, per poi riciclarli con la complicità di alcune gioiellerie e compro oro. Complessivamente, il valore economico di questi beni è stato quantificato in circa 2,5 milioni di euro.
Il gruppo è costituito dalla famiglia sinti dei Lafleur, con base operativa di Muggiano, alla periferia ovest di Milano. Al vertice la capostipite Caterina Ussi, 97 anni tra pochi, insieme alla figlia Monica. Era l’anziana vedova a sorvegliare la base logistica in via Muggiano 25. Da lì, utilizzando un camper come copertura, i membri della famiglia trasportavano all’estero i gioielli e i preziosi provento di furti e rapine.
Nel corso delle perquisizioni, svolte anche in Svizzera con l’ausilio dell’Ufficio federale della Dogana e della sicurezza dei confini, sono stati trovati e sequestrati 43 mila euro in contanti, numerosi orologi di lusso, lingottini d’oro, borse e monili preziosi ma anche radio trasmittenti, scanner per l’individuazione di microspie e due pistole scacciacani.
Nel corso dell’indagine, sono già stati sottoposti a sequestro, perché provenienti da attività illecite, 15.000 euro in contanti, numerosi orologi, borse e gioielli di lusso, preziosi vari, per un valore complessivo di circa 500.000 euro e anche una pistola a salve, trovati in un nascondiglio ricavato in una controsoffittatura di un’abitazione.
Inoltre, sono già stati arrestati due uomini, italiani di 30 e 44 anni, su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Milano, perché ritenuti gravemente indiziati, in concorso tra loro, di plurimi episodi di furto aggravato in abitazione, commessi nelle province di Milano, Monza Brianza e Livorno, tra il 6 giugno e il 14 luglio 2023, a danno di anziani.

