Elezioni Provincia di Viterbo: Erbetti e il Movimento 5 Stelle non andranno a votare
Cronaca, Politica
16 Dicembre 2025
Elezioni Provincia di Viterbo: Erbetti e il Movimento 5 Stelle non andranno a votare

A breve le elezioni per leggere il presidente della Provincia, con un unico candidato in campo

VITERBO – “Riteniamo che un solo candidato,  (Alessandro Romoli ndr) sostenuto da un fronte larghissimo che abbraccia maggioranza e opposizione, dove non c’è nessun confronto pubblico su programmi, priorità e visione dell’ente, sia quantomeno ingiusto e poco rispettoso nei confronti dei cittadini della Tuscia” .

A dichiararlo è Massimo Erbetti, responsabile del Movimento 5 Stelle della provincia di Viterbo, che prosegue. “La mancanza di alternativa reale in un’elezione con un solo nome in campo è solo una ratifica formale di accordi già chiusi. Quando le forze politiche che dovrebbero rappresentare interessi e visioni diverse convergono su un unico candidato senza dibattito pubblico, si comunica l’idea che le differenze politiche contino poco rispetto alla gestione del potere e si alimenta la percezione di un blocco unico chiuso su sé stesso, distante dai cittadini.

Non partecipare al voto diventa, in questo quadro, un modo per segnalare dissenso verso il metodo, non verso la singola persona.
L’assenza di discussione sui temi sostanziali in un’elezione provinciale su acqua e gestione del servizio idrico, scuole, edilizia scolastica e trasporti, strade provinciali e sicurezza, pianificazione territoriale, ecc., trasmette l’idea di una politica interessata solo alla gestione del potere.

Il voto, in questo caso, non è lo strumento con cui si sceglie una direzione, ma solo un adempimento burocratico per confermare assetti già definiti.

Non vogliamo essere parte di un meccanismo percepito come chiuso e autosufficiente e preferiamo mandare un segnale politico di rottura: “così non va bene”.
Il consenso non è una formalità: se non ci sono alternative, se non c’è dibattito, se il programma non viene messo in discussione, allora votare “per forza” significherebbe regalare consenso senza condizioni”.