CIVITAVECCHIA – Oltre 360 partecipanti tra turisti e pellegrini, 18 appuntamenti, 16 imprese del settore della produzione agroalimentare e della ristorazione coinvolte. E ancora: 3 professionisti del turismo, 2 interpreti LIS e 4 esperti visual e comunicazione. I numeri del progetto “La porta del pellegrino – Food and cultural experience” sono freddi, al contrario della partecipazione, che invece è stata caldissima.
Il bilancio dell’iniziativa della Cna, che ha visto come parten Slow Food Costa della Maremma Laziale, è stato illustrato ieri sera all’Hotel De La Ville di Civitavecchia nel corso dell’evento conclusivo, alla presenza del sindaco Marco Piendibene e del presidente della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti, insieme al presidente della Cna di Viterbo e Civitavecchia Alessio Gismondi, del segretario Attilio Lupidi, di Benedetta Sereni dell’area sviluppo impresa, e di Alessandro Ansidoni, portavoce di Slow Food Costa della Maremma laziale.
“La porta del pellegrino – Food and cultural experience”, oltre a valorizzare e far conoscere il territorio, le sue bellezze culturali e prelibatezze enogastronomiche, ha permesso anche la mappatura e il censimento dei prodotti con tanto di origine, ingredienti e tecniche di lavorazione, e il censimento delle imprese partecipanti delle aree coinvolte, ovvero Civitavecchia, Santa Marinella, Tolfa, Allumiere, Bracciano, Trevignano. È qui che si sono svolti gli incontri, supportati dalla realizzazione di un servizio fotografico professionale, della Guida del Pellegrino, di un mini sito web dedicato, della campagna “Cibo come Cultura”, grazie anche alla collaborazione con food influencer.
Alla fine, al di là dei numeri, i risultati sono stati notevoli: le imprese ne sono uscite rafforzate, avendo potuto contare su una maggiore visibilità turistica e culturale, anche attraverso un’ampia diffusione sui media locali. E al termine della serata, c’è stato spazio anche per una degustazione guidata.

