MILANO – C’è un minimo comun denominatore che avvolge il dicembre delle due massime realtà milanesi, Milan ed Inter. Infortuni ed imprevisti che significano ed ordinano farsi trovar pronti sul mercato di riparazione di gennaio. Correre ai ripari. Se a Milanello puntano Fullkrug, un centravanti di esperienza per sostituire l’operato Gimenez, malgrado più larghezza di rosa in casa nerazzurra il problema è decisamente più rilevante, perché chi s’è operato è un pezzo da novanta di questi anni. Parliamo di Denzel Dumfries che dopo settimane di incertezze e nubi, ha deciso di tagliarsi la testa al toro: s’è operato a Londra per risolvere definitivamente quel problema che ormai lo affliggeva ai tendini della caviglia sinistra, sarà fuori per due o tre mesi. Non è escluso che possa rivedersi in campo soltanto a marzo. Ecco che dunque servono soluzioni: Luis Henrique pian piano sta venendo fuori, ma non basta. Certo, può giocar anche Carlos Alonso a tutta fascia a destra, ma fuori posizione. Così come oggetto misterioso Diouf. Serve un quinto di destra naturale per il 352 che Chivu ha ereditato da Inzaghi. Il sogno dei tifosi è Palestra del Cagliari, gioiello azzurro che avanza, ma di proprietà dell’Atalanta. Difficile. Piste più abbordabili ma che senz’altro catturano di meno l’entusiasmo della tifoseria portano al nome di Touré del Pisa, primavera Juve, così come Valincic della Dinamo Zagabria. Terra croata, filo conduttore sempre caldo, rapporti brillanti tra club come dimostrano tutte le operazioni dell’ultimo decennio, Sucic ultimo fiore all’occhiello. Già incluso nei preconvocati della Nazionale a scacchi per i Mondiali d’America, il 23enne costa 18 milioni. In alternativa, che va inserita, c’è anche Cuffy del Genoa.
