VITERBO – La Polizia di Stato, su delega della Procura della Repubblica di Milano – Sezione Distrettuale Antiterrorismo, ha eseguito un’ordinanza di misura cautelare emessa dai GIP del Tribunale di Milano nei confronti di quattro cittadini turchi. Tra loro, uno era già detenuto a seguito di un mandato di arresto internazionale. Gli indagati sono accusati di far parte di una banda armata con finalità di terrorismo e di associazione per delinquere aggravata, anche di carattere transnazionale. Tra i reati contestati vi sono detenzione e porto abusivo di armi, traffico internazionale di armi, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, omicidi, stragi, traffico di sostanze stupefacenti, riciclaggio e falsificazione di documenti d’identità. Tre dei quattro indagati sono stati arrestati.
Le indagini rappresentano una prosecuzione di attività investigative condotte dalla SISCO di Milano, dalla Squadra Mobile di Como e dal Servizio Centrale Operativo di Roma, che avevano già portato all’arresto di altri 19 cittadini turchi, alcuni dei quali radicati in Italia. Il gruppo era guidato da un cittadino turco attualmente detenuto al regime di 41-bis O.P., imputato per banda armata con finalità di terrorismo, coinvolto nell’organizzazione di attentati in Turchia e omicidi in diversi Paesi europei, tra cui la Germania, tutti finalizzati a destabilizzare lo Stato turco e creare allarme sociale anche in Europa.
Le successive indagini, basate su attività tecniche, pedinamenti, controlli e scambi informativi con altri Paesi, hanno permesso di identificare i quattro soggetti oggi arrestati. Secondo l’accusa, anche loro facevano parte dello stesso gruppo criminale turco e avrebbero svolto ruoli chiave nei reati-fine dell’associazione, tra cui traffico di armi e sostanze stupefacenti e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, spostandosi frequentemente in diverse zone d’Italia e in altri Paesi europei.
L’esecuzione dei provvedimenti ha coinvolto circa cinquanta agenti del Servizio Centrale Operativo di Roma, della Sezione Investigativa S.C.O. di Milano e della Squadra Mobile di Como, con il supporto delle Squadre Mobili di Viterbo e Pistoia, dei Reparti Prevenzione Crimine “Lazio” e “Toscana” e delle Unità Operative di Primo Intervento (U.O.P.I.).
Contestualmente, le forze dell’ordine stanno eseguendo perquisizioni nelle abitazioni e in altri luoghi legati agli indagati su tutto il territorio nazionale.

