MONTEFIASCONE – Torna ad accendersi lo scontro politico sull’asilo nido comunale. A sollevare nuovamente il caso è il consigliere Paolo Domenico Manzi, che punta il dito contro la sindaca e l’amministrazione comunale, accusate di “prendersi gravi responsabilità” sulla gestione della struttura.
Secondo Manzi, infatti, l’asilo starebbe operando “senza la prescritta autorizzazione provvisoria”, scaduta lo scorso 6 dicembre. Un punto sul quale il consigliere è netto: “La struttura, checché ne dica il responsabile dei servizi sociali, dottor Stefano Angeli, è priva dell’autorizzazione temporanea al funzionamento”.
Manzi richiama esplicitamente il regolamento regionale, ricordando che “l’articolo 25 comma 2 del regolamento regionale n. 12 del 2021 stabilisce chiaramente che l’autorizzazione temporanea può essere richiesta per un massimo di 12 mesi”, termine ormai superato e, sottolinea, “non più rinnovabile”.
A rafforzare le sue accuse, il consigliere cita anche il verbale redatto il 30 luglio scorso dalla Asl di Viterbo e dai Nas, nel quale venivano “indicate una serie di irregolarità commesse nel rilascio dell’autorizzazione provvisoria da parte del tecnico del Comune”. Nello stesso documento, ricorda Manzi, veniva prescritto che alla riapertura dell’anno scolastico 2025/2026 “la struttura deve rispettare tutti i requisiti minimi in materia di igiene, distribuzione, dimensioni e funzionalità previsti dall’articolo 11 della legge regionale n. 7/2020”.
“L’anno scolastico è iniziato da più di tre mesi – incalza Manzi – siamo arrivati alle vacanze di Natale e all’interno della struttura non è cambiato nulla. Anzi, oggi l’asilo nido è sprovvisto persino di un’autorizzazione provvisoria, scaduta il 6 dicembre”.
Da qui le domande rivolte direttamente all’amministrazione: “Possono stare tranquilli i genitori dei piccoli utenti? E se dovesse accadere anche un piccolo incidente all’interno di una struttura provvisoria e non più autorizzata, cosa accadrebbe?”. Per il consigliere, si tratta di una situazione di cui “nessuno dell’amministrazione a guida Pd fa cenno”, nonostante la gravità del quadro.
Manzi conclude con un affondo durissimo: “Per molto meno è stata chiusa una precedente attività. Cosa aspettano gli enti preposti a intervenire? Qui siamo davanti a una situazione che definire esplosiva è dire poco”.

