ROMA – Si è svolta ieri la cerimonia ufficiale per la posa della prima pietra del nuovo edificio Rome Technopole Headquarter che segna un passo fondamentale nello sviluppo dell’ecosistema dell’innovazione italiano: l’infrastruttura sarà un polo avanzato dedicato alla ricerca, all’alta tecnologia e all’attrazione di talenti e investimenti nazionali e internazionali.
A posare la prima pietra Antonella Polimeni, Rettrice di Sapienza Università di Roma e Presidente della Fondazione Rome Technopole, insieme con il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, il Sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri, il Vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli, il Presidente di Unindustria Giuseppe Biazzo, il Segretario generale del Ministero dell’Università e della Ricerca Marco Mancini e il Presidente della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti. “La posa della prima pietra è un gesto antico, che richiama l’idea di fondazione, di inizio, di responsabilità verso ciò che è e che verrà. Oggi questo gesto assume un valore particolare, perché riguarda un progetto che vuole dare vita e forma non soltanto ad uno spazio fisico, ma mette le fondamenta ad una visione di futuro per la nostra Regione, per Roma Capitale e per il Paese – dichiara Antonella Polimeni – Con l’avvio dei lavori del Rome Technopole HeadQuarter si dimostra che l’Italia può fare sistema, mettendo in rete competenze, infrastrutture e responsabilità istituzionali, grazie a una grande alleanza tra università, enti di ricerca, istituzioni pubbliche e sistema produttivo, che hanno scelto di lavorare insieme in modo stabile, condividendo obiettivi, visione e metodo. Rome Technopole è una sfida che il Paese non può permettersi di non cogliere, nata grazie all’impulso del PNRR, che ha agito come enzima, accelerando processi e connessioni. Ma è una sfida che guarda oltre il PNRR, con uno sguardo di ampia prospettiva, fondata sulla fiducia reciproca tra i partner e sulla convinzione che la conoscenza sia l’infrastruttura più solida del futuro.” Parte così il cantiere per la realizzazione dell’edificio che ospiterà la sede del Rome Technopole, dopo la fase progettuale e di affidamento dei lavori svolta da Sapienza in qualità di stazione appaltante; la consegna dei nuovi spazi è prevista per dicembre 2026. L’impegno finanziario dell’opera è di circa 11 milioni di euro del PNRR, ai quali si sono aggiunti oltre 6 milioni di euro erogati dalla Regione Lazio nell’ambito della strategia per la ricerca e l’innovazione tecnologica, rientrano nel Programma regionale FESR 2021-2027.Il nuovo hub dell’innovazione rappresenta un importante intervento di rigenerazione urbana e tecnologica nel cuore del quadrante nord-est di Roma, nel quartiere di Pietralata, con l’ambizione di essere esso stesso un modello: l’edificio è stato progettato con criteri di sostenibilità e di efficienza e sarà realizzato con soluzioni estremamente innovative messe a punto per ottimizzare la performance energetica, integrando in esso tante tecnologie all’avanguardia, dai sistemi di isolamento termico e acustico agli impianti fotovoltaici, da renderlo nZEB (nearly Zero Energy Building). L’edificio, con una superficie utile di circa 2300 mq articolati su tre piani, sarà autosufficiente dal punto di vista energetico, con produzione e stoccaggio di energia elettrica da fonti rinnovabili, e fortemente improntato a una circolarità delle risorse in uso, come materiali, rifiuti e acqua: la gestione prevede impianti duali, recupero e riuso delle acque piovane e grigie, sistemi di depurazione integrati col verde.
Un ruolo fondamentale lo svolge la serie di sistemi bioclimatici passivi posti alla base del progetto, che producono al contempo un abbattimento del fabbisogno di energia, un’elevazione del comfort ambientale interno ed esterno all’edificio, e una maggiore capacità di resilienza e di adattamento climatico, oltre che a contribuire indirettamente ai complessivi processi di decarbonizzazione e di mitigazione climatica. Rome Technopole Headquarter ospiterà laboratori di ricerca all’avanguardia, uffici e spazi per startup e imprese ad alto contenuto tecnologico, aree didattiche e di collaborazione tra mondo accademico e industria, nonché ambienti condivisi per eventi, workshop e conferenze che si offrono anche come campo di applicazione dinamica di installazione temporanea di prototipi di componenti e sistemi innovativi per l’edilizia. Il progetto complessivo prevede la realizzazione della sede della Fondazione Rome Technopole in un’area, quella del “Lotto B”, a cui si aggiungerà almeno un nuovo edificio e realizzare il Polo Tecnologico, per un totale di altri circa 3.500,00 mq. Il complesso si configurerà come un impianto a corte aperta, connesso direttamente al quartiere di Pietralata, grazie all’area pedonale e a un edificio-ponte: sarà dunque un elemento-chiave capace di esercitare il ruolo di volàno per una efficace rigenerazione urbana del quadrante nord est della Capitale. L’intervento, in stretta connessione con le aree di verde attrezzato, gli spazi aperti, gli spazi pedonali e i percorsi di collegamento, è concepito nell’ambito del piano di mobilità sostenibile: una grande passerella pedonale per connettere la Stazione Tiburtina con l’intera nuova area di Pietralata, la pista ciclabile che partirà dal Rome Technopole e seguirà le infrastrutture stradali in corso di realizzazione; inoltre due aree di parcheggio dedicate con zone riservate alla ricarica di auto e veicoli elettrici e zone riservate al car-sharing.

