VITERBO – “Comunicazioni  urgenti”, questo l’argomento per cui Paolo Pelliccia, commissario straordinario della biblioteca consorziale ha invitato la cittadinanza ad ascoltarlo nella sala sede di Viale Trento. Un fiume in piena contro le istituzioni cittadine, in una città dove lo spirito di collaborazione è sostituito dal “tutti contro tutti”.

E per tutti ce n’è, si comincia dall’amministrazione comunale: “Una città che pensa di diventare capitale italiana della cultura senza neanche un cinema?”,  il commissario non tralascia neanche la nuova trovata della brand manager del centro storico voluta da Frontini “per rivitalizzarlo”: “Riportare il polo bibliotecario nel centro storico significa già farlo rivivere: dialogo, incontro, e socialità di nuovo in strada, non c’è bisogno di scienziati”.

E se la città deve dialogare, lui dichiara di non avere rapporti né con il vescovo né con la rettrice, alla quale aveva scritto per un incontro che ancora non c’è stato.”Mi ha risposto con una lettera dove voleva sapere prima l’argomento da affrontare, lo considero un insulto”.

Infine la Provincia, con le imminenti elezioni del candidato unico Romoli: “Senza pluralità e confronto i territori non crescono, è come un monologo”. Il ritorno in centro del polo bibliotecario a Palazzo Santoro di Piazza del Teatro, sicuramente una sferzata d’energia, attesa da tutti per tornare a dialogare nel cuore della città.