(Adnkronos) – Niente canti natalizi ma neanche ‘Questo Piccolo grande amore’. Da subito il presidente Ignazio La Russa spazza via ogni attesa: ”’Quella sua maglietta fina’ non la canterà, ma ce l’abbiamo tutti in testa perché fa parte della nostra storia”. Ospite del tradizionale concerto di Natale al Senato, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Claudio Baglioni sceglie tre pezzi cult del suo repertorio per l’esibizione nell’aula di palazzo Madama. Apre con ‘Strada facendo’, poi ‘Avrai’ e ‘La vita è adesso’ mentre dagli scranni i parlamentari canticchiano e applaudono. Il tutto accompagnato dall’orchestra e dal coro del teatro San Carlo, simbolo di Napoli, a cui il concerto è dedicato proprio nel giorno dell’anniversario per i 2.500 anni dalla fondazione della città.
Dopo l’ingresso di Mattarella e l’Inno nazionale, tocca al presidente del Senato fare gli onori di casa. Nel suo discorso La Russa invita a riflettere ”sulla pace che diventa ogni giorno di più un bene prezioso da conquistare. Una speranza di pace concreta, oltre al Medio Oriente, sembra profilarsi anche in Ucraina, noi ce lo auguriamo nel modo più profondo e sincero possibile, sperando che sia una pace vera e giusta”. Poi rivolge ”un pensiero a tutti quelli che soffrono, ai malati, ai carcerati, ai perseguitati, alle vittime del lavoro, ai soldati e alle forze dell’ordine che ogni giorno fanno qualcosa, anche a rischio della propria incolumità, per la nostra sicurezza”. E conclude con un omaggio a tutte le ”famiglie, a quegli eroi del quotidiano che sono il fondamento della nostra comunità”. Da parte sua Baglioni ringrazia per il ”privilegio di poter essere qui in questa magnifica aula”, un ”’teatro’ che contiene idealmente tutti gli italiani”, canta e riceve dalle mani della seconda carica dello Stato la ‘Martinella’, campanella simbolo del Senato, utilizzata per richiamare all’ordine i parlamentari.
Al termine del concerto tutti nel salone Garibaldi, il Transatlantico di Palazzo Madama, dove tra un sontuoso buffet e brindisi Baglioni non si sottrae a selfie di fan della prima ora. ”Con Baglioni è andata bene”, dice con soddisfazione La Russa ai cronisti, svelando che il cantante di ‘E tu come stai?’ era uno dei tre nomi desiderati. Gli altri erano ”Celentano, ma era impossibile”. E Zucchero. ”Spero di portarlo qui, anche se di sinistra, è il mio preferito”. Ricorda di averlo incontrato durante una vacanza. ”Eravamo nella stessa località per una settimana. Scherzò sul fatto di aver scoperto che il suo staff era tutto di destra”. E chissà se il prossimo anno la voce roca di Fornaciari intonerà il suo ‘Overdose d’amore’ nell’aula di palazzo Madama. (di Cristiana Deledda)

