MILANO – Clamoroso dietrofront. Già, proprio nelle ultime ore. Dopo l’annuncio, narrato e descritto nei giorni scorsi, della prima storica partita del nostro calcio ai massimi livelli che sarebbe stata disputata all’esterno dei confini nazionali, all’estero, direttamente dall’altra parte del mondo con Milan-Como prevista in quel di Perth, in Australia.. è saltato tutto. Tutto.
Incredibile ma vero. Per una proposta che ha sempre fatto discutere e catturato contestazione da parte delle tifoserie, una proposta che un mese fa era tornata seriamente in discussione salvo invece riuscir a superare problematiche con Lega e club tutti dritti e motivati verso la realizzazione dell’operazione, qualche giorno dopo l’annuncio fiocca quello che a questo punto diventa un clamoroso contrordine. Annuncio e controannuncio, contesto paradossale, senz’altro unico.
La Federazione asiatica ha cambiato carte in tavola, ha chiesto condizioni aggiuntive che soddisfarle avrebbe significa rischi che né Lega né governo australiano hanno ritenuto plausibile sostenere. “I piani per ospitare a Perth la prima partita di un campionato europeo mai giocata fuori dai confini nazionali sono stati annullati di comune accordo – spiega nel comunicato Lega Serie A – Le parti hanno preso questa decisione a causa dei rischi finanziari che non è stato possibile contenere, delle condizioni di approvazione onerose e delle complicazioni dell’ultimo minuto al di fuori del loro controllo. Le onerose condizioni aggiuntive imposte dalla Confederazione Asiatica di Calcio (Afc) per autorizzare il match non potevano essere soddisfatte senza rischi finanziari per il governo della Western Australia e per la Lega Calcio Serie A”.
Simonelli, presidente della Lega, s’è detto rammaricato eccome. Secondo lui, il nostro calcio ha perso un’occasione. Così come i tifosi delle nostre squadre che non aspettavano altro d’ammirar da vicino i propri beniamini, finalmente, dall’altra parte del mondo. L’esperimento, con ogni probabilità, è rinviato a questo punto alla prossima stagione. Quest’anno non se ne fa più niente. Milan-Como di febbraio, prevista in concomitanza dell’apertura a San Siro dei giochi di Milano-Cortino, è costretta a trovar altra soluzione. Calendarizzazione da rivedere, nemmeno tempo di digerir delusione che Lega e club già a lavoro.

