RIYAD – Il cielo sarà tutto azzurro stanotte sopra Riyad. E meritatamente. Il Napoli ha vinto la Supercoppa Italiana, quella delle nuove frontiere mediorientali, ricchissime terre verso cui pure il nostro calcio ha deciso di metterci il nasino, per introiti e marketing.
La finalissima più giusta, quella tra campioni d’Italia e quelli di Coppa, è tutta partenopea. Stavolta poche critiche per Conte, che forte della squadra migliore nonostante assenze, interpreta meglio la gara sotto ogni punto di vista sin dalle prime battute. Napoli più forte, aggressivo, affamato. Idee chiare e fisicità a schiacciare ogni spunto felsineo, oggi più emozionati e meno frizzanti. Per sbloccarla serve comunque la giocatona di Neres, che da lontano lascia partite gioiello a giro: impotente Ravaglia. Ad inizio ripresa Ferguson divora il pari, Lucumi si incarta e sempre Neres raddoppia: è il gol che definitivamente incanala una finale in cui saranno più gli azzurri a legittimare a sfiorare il tris che i felsinei a riaprirla.
Strameritatamente Napoli. Stavolta Italiano si arrende, ma resta un’esperienza che arricchirà Bologna, non solo le casse. Festeggia Conte che chiude mesi complicati, un nuovo trofeo che fa bene a tutti. Il terzo della storia azzurra, il terzo della storia contiana.
