VITERBO – Urne chiuse a palazzo Gentili per l’elezione del presidente della Provincia di Viterbo, una consultazione di secondo livello riservata a sindaci e consiglieri comunali della Tuscia. Nonostante la presenza di un solo candidato, la partecipazione è stata elevata: hanno votato tutti e 60 i sindaci e 538 amministratori su 746 aventi diritto, pari a un’affluenza del 72%, un dato considerato tutt’altro che scontato.
Sulla scheda figurava esclusivamente il nome del presidente uscente Alessandro Romoli, segretario provinciale di Forza Italia, destinato alla riconferma in assenza di avversari. Proprio la risposta degli elettori rappresentava il principale test politico della giornata e i numeri sembrano certificare una legittimazione ampia del percorso che ha portato alla candidatura unica.
A seggi chiusi Romoli ha commentato con soddisfazione l’esito della giornata, sottolineando come anche in presenza di un solo candidato il territorio abbia scelto di partecipare, dimostrando fiducia nell’ente provinciale e nel lavoro svolto negli ultimi quattro anni. Un segnale che, secondo il presidente uscente, rafforza il senso delle elezioni di secondo livello previste dalla legge Delrio e spinge a proseguire con lo stesso impegno nel prossimo mandato. Lo spoglio delle schede è previsto per la mattina di lunedì 22 dicembre, a partire dalle 8.30.
La consultazione si è svolta domenica 21 dicembre, con seggi aperti dalle 8 alle 20, e ha visto convergere sul nome di Romoli un sostegno ampio e trasversale. Alla sua candidatura hanno aderito le principali forze del centrodestra – Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega – ma anche il Partito democratico e il movimento civico legato alla sindaca di Viterbo Chiara Frontini, dando vita a un asse bipartisan che ha di fatto blindato l’esito del voto.
Non sono mancate, tuttavia, alcune note politiche legate all’astensione annunciata dal movimento Francesco Rocca presidente – Per il bene comune. Tra i consiglieri comunali di Viterbo non hanno votato Letizia Chiatti e Marco Bruzziches del gruppo misto e Luisa Ciambella, che nei giorni precedenti aveva ribadito la scelta del movimento di non esprimere alcun voto, mantenendo una posizione di osservazione. Una linea che, però, non è stata seguita da tutti: nel corso della giornata al seggio sono stati visti anche Renato Bacciardi, già candidato con la lista civica “Rocca presidente” alle regionali, oltre a Francesco Biancucci e Luigi Stefanucci. Resta da capire se abbiano espresso una preferenza o se abbiano optato per la scheda bianca.

