BELEM (BRASILE) – Notte storica. A suggellare qualcosa di straordinario. Che forse, anni fa, avremmo soltanto sognato. C’è uno sport in cui l’Italia recita ruolo di massima istituzione. Insindacabile. La nazione e la nazionale più forte del mondo: la pallavolo. Movimenti che oggi fa scuola e che tutti, ma proprio tutti, ci invidiamo. E chi prova coraggiosamente a rivaleggiare, finisce costantemente al tappeto. L’Italia ha completato un poker senza senso: dopo le due nazionali sul tetto del mondo sia maschile che femminile, dopo il trionfo delle ragazze di Scandicci in una finale tutta italiana a San Paolo, a chiudere il poker e vincere pure il Mondiale per club versione maschile è un’altra massima realtà azzurra, Perugia. Sempre in Brasile, stavolta a Belem, dove i giapponesi d’Osaka hanno provato a riaprirla fino alla fine ma non c’è stato niente da fare: inarrestabile la formazione di Lorenzetti, un’orchestra perfetta, bravissima ad andar su subito sopra due set a zero e rimontare addirittura nel terzo chiuso 29-27 con una rimonta gigantesca realizzata da Capitan Giannelli. Perugia torna sul tetto del volley mondiale per la terza volta nella sua storia: 2022, 2023, 2025. Meglio di lei, nel corso della storia, solo Sada con cinque successi così come un’altra massima istituzione azzurra come Trentino. Ben Tara, show da opposto, autentico trascinatore tecnico. Brillano tutti, festeggiano tutti, sulle note di Simply the Best. Altro che verdeoro, il Brasile si tinge ancora una volta d’azzurro. L’Italia, da stanotte, è campione del mondo ovunque.

