CIVITAVECCHA – La notte del 23 dicembre. Già. Ci siamo. Albori natalizi. Tempo di riunirsi e godersi la famiglia, gli amici, l’unione, la comunione famigliare. A Civitavecchia, l’appuntamento che nel più antico folklore cittadino significa a tutti gli effetti aprire metaforicamente le porte del Natale, è proprio quella di stasera, quella delle Pastorelle. Tradizione dal più remoto novecento, tradizione assolutamente generazionale, tramandata da nonni a figli, una di quelle sfumature che costruiscono ed onorano, in questo senso sì e senz’altro, quel sentimento d’identità. Lo sanno i civitavecchiesi, lo sanno i residenti dei paesini limitrofi: previsto pienone, come Processione del venerdì Santo, Santa Fermine, fuochi di Ferragosto. Ed anche stasera, nonostante quella macchina di un tempo che scorre sempre più veloce e avvolge, la città si ferma: tutti in strada, tutti a passeggio, per ascoltar quei gruppi d’ogni generazione che si riuniscono, punto per punto e non solo centro storico, ed intonano canzoni natalizie. L’organizzazione principale quest’anno ha previsto appuntamento in Cattedrale alle 20.30, sarà il punto di ritrovo: in prima linea l’assocazione culturale La Pastorella di Pino Cannizzaro che dopo progetti coinvolgenti fino a 700 bambini nelle scuole e dopo aver rianimato reparti del San Paolo rallegrando giornate dei pazienti, è pronta a scendere prima in piazza per quindi diffondersi e ramificarsi, con la direzione artistica consueta e pensata da Marco Manovelli, in tutta la città. Tra l’altro stasera previsto per tutte le fasce d’età, tra i protagonisti di chi canta e suona o semplicemente chi ascolta, anche un punto di ristoro in via Cadorna organizzato da Civitavecchia c’è: “Biscuttino per tutti”, già, la notte delle Pastorelle ancor più dolce con assaggio e fornitura del tipico prodotto locale.
Cultura e Spettacoli
23 Dicembre 2025
Civitavecchia – 23 dicembre, porte del Natale: la notte delle Pastorelle, folklore generazionale

