ROMA – Saranno sette i mesi di carcere inflitti ad Enrico Varriale, ex storico volto del giornalismo sportivo RAI, con cui il rapporto di lavoro è definitivamente tramontato ottobre scorso complice licenziamento per giusta causa.
La vicenda contestata, che da anni ha proiettato il suo nome sulle prime pagine di cronaca e giustizia (altro che folkloristiche discussioni televisive con direttori e allenatori nei post gara delle vecchie domeniche di Serie A), risale ai mesi invernali del 2021/22. Una relazione di quattro mesi con una donna che prima lo denunciò, per stalking e lesioni, motivo per cui in primo grado fu condannato a dieci mesi.
Adesso, su sollecito della Procura, il Giudice monocratico di Roma ha riqualificato lo stalking in minacce e nonostante la richiesta fosse di sei mesi, il verdetto ammonta sui sette mesi, pena sospesa. I legali annunciano il ricorso in appello e parlano di un processo pieno di menzogne. Intanto l’ex vicedirettore di RAI Sport dovrà pure pagare 2000 euro di provvisionale in favore della parte civile.

