Sgarbi, la compagna Sabrina Colle pronta a denunciare Evelina e Mediaset
Cronaca, Società
23 Dicembre 2025
Sgarbi, la compagna Sabrina Colle pronta a denunciare Evelina e Mediaset

ROMA – Sabrina Colle senza freni. La storica compagna di Vittorio Sgarbi non sta più zitta, dicendosi pronta, insieme alla sorella del professore, a dare battaglia ad Evelina, e non solo.

Secondo la decisione del giudice Sgarbi sarebbe  “capace di intendere e di volere” e quindi non avrebbe bisogno di alcun amministratore di sostegno, disponendo però una perizia medica per valutare se “sia in grado di comprendere il significato e le conseguenze personali, patrimoniali e giuridiche delle decisioni di particolare complessità”, tra queste rientrerebbero il matrimonio e il testamento.

“Rimango indignata per la manipolazione operata dalla stampa in merito all’ordinanza della dottoressa Paola Scorza. Il provvedimento, infatti, smentisce in ampia misura – direi per l’80% – la linea sostenuta dalla controparte, richiedendo un ulteriore approfondimento limitatamente alla gestione straordinaria del patrimonio e dei diritti personalissimi del Prof. Vittorio Sgarbi. Inoltre, ci tengo a precisare che, relativamente all’eventualità di contrarre matrimonio, durante l’udienza del 28 ottobre scorso chiara è risultata la nostra volontà di rinviarne la celebrazione, essendo altre le urgenze che meritavano la nostra attenzione. La giudice Scorza ha riconosciuto l’impeccabilità del mio comportamento e quello della dott.ssa Elisabetta Sgarbi nell’assistenza al professor Sgarbi, smentendo categoricamente l’esistenza del c.d. “Cerchio Tragico” che darà corso a un’azione legale – in sede civile e penale – nei confronti di Evelina Sgarbi, del suo avvocato e delle reti Mediaset, quest’ultima per aver fatto da “cassa di risonanza” contribuendo così alla reiterazione dei gravi illeciti. Da ultimo, riporto parte della ordinanza in cui la Giudice scrive testualmente”

“…Al riguardo, appaiono del tutto prive di valore le doglianze mosse dalla ricorrente Sig.ra Evelina Sgarbi, la quale si è limitata a dire di “sentirsi tagliata fuori” dalla gestione del padre e si è rifiutata di andare a trovarlo, nonostante la volontà del padre di riceverla, di accoglierla e di sentirsi circondato anche dal di lei affetto. Affetto che, come è noto a tutti, in patologie quali quella della depressione, ben potrebbe aiutare e accelerare il processo di guarigione, alle volte anche più delle cure farmacologiche.”