ROMA – Dopo un martedì fiume, arriva proprio agli albori delle festività la notizia che i tifosi della Lazio desideravano di più. Soprattutto Sarri. La nuova Commissione indipendente, che sostituisce la Covisoc all’esame dei bilanci delle società di calcio e di basket, ha controllato tutte le carte e finalmente ha dato il suo nullaosta. S’è pronunciata: la Lazio potrà tornare a fare calciomercato, già a partire dall’imminente sessione di riparazione invernale.
Era il giorno in cui, sospiro dopo sospiro, la Commissione si sarebbe pronunciata ed avrebbe emesso il fatidico verdetto. Stavolta, a differenza dei tre fattori che come noto bloccarono il mercato estivo (indice di liquidità, indebitamento e costo del lavoro allargato) per le nuove norme pesava soltanto il costo del lavoro, nel rapporto generale coi ricavi che nel periodo sotto esame non avrebbero dovuto essere superiori all’80%. Recitava 80.1% a marzo 2025, ecco perché nonostante mille peripezie la Lazio rimase ingabbiata e non potè far mercato per tutta l’estate.
Disillusione per Sarri, adesso fortunatamente acqua passata. Nemmeno a saldo zero, il rapporto descritto in precedenza è perfettamente sceso e adesso potrà operare senza alcuna limitazione. Cambia completamente prospettiva la stagione in corso ma più nel complesso il progetto Sarri 2.0. Esulta pure Fabiani, DS adesso finalmente sprigionato. Non ci sarà bisogno di vender per acquistare, la Lazio potrà intervenire a gennaio per campagna rinforzamento. Priorità ai rinnovi: c’è da convincere Gila e soddisfare Romagnoli per blindare la retroguardia. Poi sarà tempo di investimenti a centrocampo. Con Insigne, libero e messo lì, che aspetta, sognando nient’altro che biancoceleste.
