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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    Ad Allumiere la "città dei rifiuti"

    ALLUMIERE – “Dopo Malagrotta arriva Allumiere”. Questa la scioccante dichiarazione per un territorio che da sempre si è detto contrario ad ospitare i rifiuti di Roma, riportata però questa mattina dal quotidiano “La Repubblica”. In un articolo dettagliato, viene anche rivelato che il protocollo di intesa tra il Campidoglio e il ministero della Difesa è stato firmato il 13 dicembre scorso, ben tre mesi fa ormai, dal sindaco di Roma Gianni Alemanno e dal ministro Ignazio La Russa. L’ipotesi quindi nell’aria già da tempo, quella del poligono militare della Farnesiana, sembra trovare conferma oggi, nonostante l’opposizione dello stesso comune di Allumiere, dei sindaci del comprensorio, della Provincia di Roma che avevano tra l’altro più volte sottolineato come ci si trovasse di fronte ad una zona sottoposta a vincoli ambientali, considerato il grande valore paesaggistico che i firmatari non nascondono, e riconoscono, ma per il quali sono oggi più importanti e prevalenti quelle che definiscono “”finalità di pubblico interesse”, tali da giustificare proprio il superamento dei vincoli. Ma c’è di più. Non è in arrivo soltanto una discarica, secondo quanto riportato nell’accordo di dicembre, ma addirittura un “Polo integrato per lo smaltimento, il trattamento ed il recupero dei rifiuti”, con annesso impianto per la realizzazione del cdr, il combustibile da rifiuti che poi verrà bruciato e trasformato in energia in un gassificatore. “Il presente protocollo d’intesa – sarebbe riportato nel protocollo di intesa – è titolo idoneo affinché Roma Capitale e per essa l’ente strumentale possa richiedere ed ottenere tutte le autorizzazioni necessarie per la realizzazione di un polo integrato per lo smaltimento, il trattamento ed il recupero dei rifiuti”.

    Piovono reazioni da tutto il comprensorio. “La decisione di ubicare discarica e gassificatore ad Allumiere è un fatto vergognoso – scrive in una nota Lucherini – Gravissimo che non siano stati interpellati né il Comune di Allumiere né i Comuni vicini. La Presidente Polverini si è rimangiata la parola data: aveva detto che la discarica sarebbe rimasta all’interno del Comune di Roma. E’ una vicenda che manifesta chiaramente l’arroganza della giunta regionale e del Comune di Roma che se ne infischiano dei cittadini della provincia prendendo decisioni che passano sopra la loro testa solo perché Roma non riesce a risolvere i suoi problemi puntando a scaricarli sull’hinterland. Il Pd regionale sta presentando una mozione affinché il consiglio regionale prenda una posizione chiaramente contraria a questo progetto. Chiederò che venga discussa urgentemente alla presenza dell’assessore Di Paolantonio e della presidente Polverini”.

    “Spiace dover apprendere dalle pagine di un quotidiano nazionale alcune notizie relative alla delicata questione dei rifiuti- dice invece Francesco Pasquali, capogruppo di Futuro e Libertà alla Regione Lazio e Vice Presidente della Commissione Ambiente e Cooperazione tra i Popoli –  Qualora esistesse un protocollo d’intesa siglato da due autorità importanti quali il Sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, e il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, non può di certo bastare una vaga e superficiale battuta come: ‘Allumiere è una delle tante ipotesi’. Il Comune di Roma ci informi se ci sono altri simili protocolli d’intesa. E’ difficile convincersi, infatti, che la sigla di un documento rilevante dal punto di vista amministrativo, qual è il protocollo di intesa, rientri solo tra le scelte ipotetiche”. Il gruppo di Sinistra ecologia e libertà della provincia di Roma parla di sopruso e invita a fare le barricate. “E’ vergognoso quanto appreso dagli organi di stampa in merito alla realizzazione della discarica di Roma nel Comune di Allumiere – si legge in una nota – In epoca non sospetta a dicembre scorso eravamo stati tacciati di allarmismo quando avevamo detto alla popolazione che quella di Allumiere era più di un’ipotesi, con vari interventi e addirittura con una conferenza stampa di Sinistra Ecologia e Libertà a Civitavecchia. All’epoca avevamo denunciato un progetto scellerato del quale gli ambienti politici e imprenditoriali ne erano probabilmente già a conoscenza. Oggi si palesa quel quadro, nonostante le smentite fatte all’epoca dall’assessore regionale alle Attività Produttive e Politiche dei Rifiuti Di Paolo. Come Gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà della Provincia di Roma chiamiamo la popolazione del territorio alla mobilitazione e alla vigilanza democratica contro l’ennesimo sopruso. Inoltre, a prescindere dall’appartenenza politica, chiediamo che tutti si pronuncino responsabilmente su questo tema, perché è in gioco la sorte e il futuro di quel territorio”.

    Anche Patrizio De Felici, segretario del Pd di Civitavecchia chiede una mobilitazione. “Non si è trattato di un fulmine a ciel sereno – dice – ma della conferma di numerose voci che da mesi circolavano. Con i metodi che distinguono Alemanno e La Russa si apprende oggi dalla stampa che il 13 dicembre dell’anno scorso Campidoglio e Ministero della Difesa hanno firmato un protocollo di intesa per realizzare nel comune di Allumiere una vera e propria città dei rifiuti di 145 ettari con annesso impianto per la realizzzione del Cdr. Questa macabra idea battezzata “Polo integrato per lo smaltimento, il trattamento e il recupero dei rifiuti” dovrebbe essere realizzata in una zona sottoposta a vincoli ambientali per il suo alto pregio paesaggistico. Ma col passato che li contraddistingue Alemanno e La Russa “se ne fregano” nascondendosi dietro le “finalità di interesse pubblico”. Il vero interesse pubblico è che questi due personaggi se ne vadano al più presto. Complice di questa violenza sul territorio la signora Polverini che fino a ieri parlava di tutelare l’ambiente del nostro comprensorio. E naturalmente non si è tenuto conto del parere nettamente contrario della Provincia di Roma e del Comune di Allumiere. Inadeguato a gestire una città come Roma Alemanno scarica fuori dalla capitale i problemi che non sa gestire. E’ tristemente noto che Civitavecchia e comuni limitrofi da oltre sessanta anni pagano un tributo altissimo in termini di danni alla salute pubblica a causa della presenza delle centrali elettriche per di più recentemente trasformate a carbone. Con la città dei rifiuti che la peggiore destra al governo delle nostre istituzioni intende realizzare questo compresorio sarà ridotto a una vera e propria pattumiera. Un’idea così malvagia non poteva che venire in mente al Trio monnezza Alemanno-Polverini-La Russa. Trio che deve spiegare come arriveranno milioni di camion che dovranno trasportare i rifiuti della capitale. Intaseranno strade e autostrade mandano in fallimento le attività turistiche dell’area. Comprendiamo bene che al Trio monnezza la parola cultura faccia orrore, ma Tarquinia e Cerveteri sono state dichiarate dall’Unesco patrimonio dell’umanità mentre il Polo dei rifiuti sarà il colpo di grazia a qualsiasi sviluppo alternativo del territorio. Un territorio a vocazione turistica che chiunque ci invidia tranne il Trio monnezza. Arrivati a aquesto punto crediamo che gli steccati destra/sinistra vadano superati. Il PD chiede a tutte le forze democratiche del territorio di opporsi a uno scempio dettato esclusivamente da incapacità amministrativa. Attendiamo dunque dai partiti del centro-destra di tutti i comuni interessati a questo scempio prese di posizioni chiare. Nel frattempo, venerdì prossimo sono convocati a Ladispoli i segretari del PD del comprensorio per discutere di quest’ennesima aggressione al nostro territorio e il Trio monnezza sia certo che saremo alla testa di una mobilitazione popolare che neanche si immaginano”.

    “La notizia della firma di un protocollo d’intesa tra il Ministro della difesa La Russa e il Sindaco Alemanno per realizzare la città dei rifiuti nel poligono della Farnesiana ad Allumiere, in provincia di Roma, svela che la Presidente Polverini o era ignara o connivente di questo accordo. In entrambi i casi siamo davanti a un fatto sconcertante che mostra il totale svilimento delle funzioni della Regione Lazio – dichiarano in una nota Luigi Nieri e Filiberto Zaratti, consiglieri regionali di Sinistra ecologia e libertà con Vendola – Per mesi abbiamo assistito a uno stucchevole rimpallo di responsabilità tra Comune e Regione sul post Malagrotta e ci eravamo illusi che la Presidente Polverini, ascoltando i Sindaci, la Provincia di Roma e le comunità locali, avesse assunto direttamente la gestione di questa vicenda. Invece constatiamo con sconcerto che i poteri di Roma Capitale hanno definitivamente esautorato il ruolo e le competenze dell’istituzione regionale”. “Il Sindaco Alemanno otterrà il decentramento della ‘monnezza’ – concludono Nieri e Zaratti – a danno del territorio e delle comunità locali. Siamo totalmente contrari all’accordo tra La Russa e Alemanno, che rischia di cancellare in un sol colpo un’area ad alta valenza naturalistica paesaggistica e ambientale, ponendo un’altra pesante servitù in un quadrante che ha già pagato un altissimo prezzo in termini ambientali”.