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    6 Maggio 2024
    AS Roma, con la Juve un pari d’orgoglio: squadra vivissima, DDR lotta. Ansia Dybala

    Poteva andar peggio, decisamente. Ma al contempo decisamente molto meglio. Anche perché sono tutte finali, ogni gara rappresenta 90 minuti già decisivi. Roma-Juve, nobile posticipo domenicale della 35° giornata di A, è finita in parità: 1-1 all’Olimpico, come noto al prematuro vantaggio di Lukaku ha risposto Bremer. Nella ripresa occasionissime bianconere col palo interno di Chiesa, dribbling e botta clamorosa, prima che Svilar salvi due volte su Locatelli e Kean; ma è nel finale la Roma quella a nutrire l’occasione più clamorosa, ancora con subentrante Abraham, che stavolta servito da Azmoun spara addosso a Szczesny e strozza l’urlo dell’Olimpico che già pregustava il grande colpo. Allegri conquista finalmente risposte confortanti direzione finale di Coppa Italia e si porta a casa l’obiettivo minimo, il punto, un altro passettino per arrivare comodamente alla prossima Champions League. Roma eroica, stanca, capace di duellare testa a testa contro la Vecchia Signora nonostante calendario contratto, forsennato, a tratti folle: gambe stanche anche e soprattutto per gli ultimi sforzi di giovedì che si riproietteranno fra 72 ore, tra l’altro, per la doppia semi europea col Leverkusen. E stanchezza e calendario, com’è logistico, possono giocare brutti scherzi: affaticamento Dybala, in dubbio per Leverkusen. De Rossi parla di fastidio all’adduttore e spera che non sia nulla di grave. Tra le note positive in casa giallorossa c’è senz’altro finalmente la confortante prestazione di Kristensen, affidabile come la qualità di Baldanzi, gioiellino del futuro finalmente ma su cui, in un finale di stagione così intenso, senza ombra di dubbio può ritagliarsi la sua importanza. La Roma resta comunque a galla, ma stavolta, quantomeno in campionato, non più padrona del suo destino per l’obiettivo quinto posto: tre lunghezze sopra l’Atalanta, sì, ma due gare in meno da giocare rispetto alla Dea, oggi in campo a Salerno contro campani spacciati e dunque chiaramente favorita. Il tutto con una Lega che ancora deve stabilire data cruciale del recupero del match tra nerazzurri e Fiorentina.