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    Società
    2 Novembre 2011
    Attesa in diocesi per l’arrivo del Vescovo

    CIVITAVECCHIA – L’importanza della famiglia, dei giovani e dell’Unitalsi: sono questi i punti fermi del discorso di ringraziamento letto dall’emozionato Vescovo della diocesi di Civitavecchia Tarquinia Luigi Marrucci al termine della cerimonia di ordinazione che ha visto più di 3000 persone partecipare in rigoroso silenzio al rito concelebrato dai Vescovi di Salerno, Volterra e Porto-Santa Rufina. Al termine del sentito ringraziamento, il Vescovo si è lasciato avvolgere dai fedeli accorsi con l’intenzione di salutarlo e, nonostante le autorità erano in attesa di poterlo ricevere privatamente, ha lasciato di stucco i suoi collaboratori invitandoli a far pazientare i graditi ospiti in quanto c’era da salutare – parole del Vescovo – «la sua famiglia». Insomma l’approccio del vescovo ai suoi nuovi fedeli sembra aver colpito nel segno. Un approccio diretto e da buon pastore che Marrucci ha avuto nei confronti dei suoi vecchi parrocchiani ma anche nei confronti dei nuovi fedeli della diocesi di cui ora è Vescovo, che sembra ricordare quello del suo predecessore: «Chenis ci ha lasciato un lascito importante sotto il punto di vista pastorale, programmatico e strutturale – ha affermato l’assistente Unitalsi di Civitavecchia e parroco di San Gordiano don Ivan Leto – già dalla sua elezione il vescovo Marrucci aveva sottolineato di voler proseguire sulla scia di chi l’aveva preceduto. Tuttavia mi sorprenderebbe se il nuovo vescovo non apportasse dei cambiamenti. È nella natura umana, infatti, portare se stessi là dove si è stati inviati. Questo non significa cancellare il passato, bensì costruire un nuovo presente consapevoli di aver salde le proprie radici in ciò che è passato». Intanto fervono i preparativi per la presa di possesso ufficiale del 19 febbraio prossimo, quando Marrucci sarà impegnato in una serie di appuntamenti che lo porteranno dalla parrocchia di San Gordiano, la prima che incontrerà, alla Cattedrale.