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    Sanità
    2 Novembre 2011
    Il Consiglio di Stato: Crocchianti ha ragione

    CIVITAVECCHIA – Alla fine il dottor Pino Crocchianti ha vinto la sua battaglia infinita. Il Consiglio di Stato ha ritenuto fondati i motivi proposti dagli avvocati del titolare di Villa Benedetta, Michele Sarno e Federico Tedeschini, per quanto riguarda i provvedimenti illegittimi proposti con la DGR 436/07 che sostituiva le prestazioni e le tariffe cui Crocchianti era accreditato con le prestazioni del “Tariffario Bindi”. Lo stesso con cui la Asl Roma F controllò l’erogato di Crocchianti che aveva un altro tariffario di riferimento. Dai controlli con il tariffario estraneo a Crocchianti, ritenuto illegittimo dal Consiglio di Stato, la Asl RmF trovò ovviamente delle incongruenze e inviò prima ai Carabinieri e poi alla Regione note esposto accusando il Crocchianti di truffa. Peraltro, hanno fatto rilevare i legali del medico, tali accuse arrivarono dopo che la Corte dei Conti ritenne giuste le codifiche di Crocchianti già in seguito all’esposto del dottor Ettore Tito che fu condannato per diffamazione e calunnia. La magistratura penale archiviò le note esposto della Asl con una precisa motivazione, “errore grossolano della Asl RmF”. La Regione Lazio sospese i pagamenti e ancora ora Crocchianti deve essere remunerato. «Da tale vicenda – ricordano gli avvocati – persero il posto oltre trenta lavoratori e i danni sono ingenti».
    Crocchianti da parte sua non commenta. «Solo una riflessione – afferma – chi erano i pubblici amministratori responsabili di tali errori? Erano chi oggi ancora conserva il proprio posto apicale di controllo di tutti gli accreditati dall’anno 2000 e l’ex direttore Sanitario della Asl RmF, ora consulente di SeL, ultimamente noto per le sue eclettiche critiche alla attuale dirigenza. Ebbene la dottoressa Battilomo già nel 2001 inviò alla Regione note esposto contro il Centro Crocchianti per poi asserire che si era trattato di un suo equivoco, ossia di un altro suo errore».
    Tra errori e responsabilità che a dieci anni di distanza evidentemente faticano ad emergere, viene spontanea una domanda: chi pagherà i danni al Centro Crocchianti che saranno di qualche milione di euro? Se qualcuno sarà chiamato a pagare, sarà alla fine la Asl RomaF e cioè i cittadini di Civitavecchia. Come mai allora la politica, di destra e di sinistra, non è mai intervenuta per chiedere chiarezza, trasparenza e conto di azioni, da parte di amministratori pubblici, le cui conseguenze saranno a carico della comunità? Interrogativi che finora non hanno avuto alcuna risposta. Ma che ora si fanno più pressanti, alla luce della sentenza del Consiglio di Stato.