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    Amministrazione
    2 Novembre 2011
    «Frascarelli: «Quel problema non l’ho creato io»

    CIVITAVECCHIA – Giancarlo Frascarelli non vuole sentire ragioni e in merito alla questione riguardante l’intervento della Corte dei Conti sulla mancata convenzione tra il Comune di Civitavecchia ed Etruria servizi – per ciò che riguarda la pulizia del canile municipale – preferisce sviare.
    «Si tratta di una questione tra Lombardi e il dirigente Collia – afferma l’assessore che ha competenza sul canile – avvenuta prima del mio insediamento. I rapporti tra il Comune e la municipalizzata – aggiunge l’assessore – andavano regolarizzati, io dialogo con tutti ma il problema se esiste non l’ho certo creato io.
    Comunque – fa sapere – chiederò spiegazioni e mi regolerò di conseguenza».
    Un problema che vede ora il Comune nell’occhio del ciclone, per aver consentito per oltre due anni all’Etruria servizi di operare all’interno della struttura comunale senza alcuna convenzione, arrivando a presentare il conto: fatture per un totale di circa 450mila euro, contestate a partire dallo scorso settembre dal dirigente Collia.
    Come può una municipalizzata lavorare praticamente gratis, impegnando sei unità fulltime sei ore al giorno per sei giorni a settimana, nella speranza di ottenere prima o poi quanto richiesto, in assenza qualsiasi tipo di garanzia e in presenza di una diffida scritta da parte del Pincio?
    Come mai nessuno negli anni si è mai preoccupato di affrontare il problema, se non altro per evitare interventi da parte della Corte dei Conti?
    Ora la situazione si è aggravata e l’organo di controllo in materia di entrate e spese pubbliche ha bussato alla porta del Pincio – non avendo giurisdizione sulle municipalizzate – chiedendo i motivi che hanno indotto l’amministrazione a non intraprendere alcuna azione di responsabilità nei confronti della Spa per un servizio di pulizia non autorizzato.
    Entro il 4 novembre il Comune fornire delle deduzioni per evitare la procedura di infrazione.
    I problemi di una scelta sbagliata tuttavia rischiano di ripercuotersi anche su Etruria servizi, che i ricavi per un totale di circa 450mila euro li ha già contabilizzati.