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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    «Non mi sono reso conto di cosa stesse accadendo»

    ALBERTOCIVITAVECCHIA – Alberto Scotti (nella foto gentilmente concesso da Patrizio Ciancarini, a bordo del rimorchiatore Gialiss) è in ospedale e si sta riprendendo pian piano dall’operazione subito l’altra notte, dopo il grave incidente che l’ha coinvolto in porto, nel corso delle operazioni di traino della nave ‘‘Grande Napoli’’, adibita al trasporto delle autovetture nuove. E sta prendendo coscienza di quando è avvenuto nei pressi dell’imboccatura del canale di accesso al porto. «Non ricordo assolutamente nulla di quanto accaduto in quegli istanti – ha detto a chi gli è andato a far visita al San Paolo – non mi sono reso conto di quanto stesse avvenendo. Ero impegnato nelle manovre di traino della nave, la stavano girando per portarla all’ormeggio alla banchina 25: il cavo era in tesnione». Poi il colpo, violento, che prima ha sfondando la ringhiera antistante la cabina, poi ha spaccato il vetro della tuga di comando, fino a colpire Scotti in petto. Un colpo violento che ha reso necessaria l’operazione chirurgica per l’asportazione della milza. «In quaranta anni – ha aggiunto – non mi è mai capitato qualcosa di simile». E certo non si può parlare di inesperienza. La famiglia Scotti il mare lo ha nel sangue: il padre di Alberto, Agostino, era scafista della nave ‘‘Elettra’’ di Guglielmo Marconi.