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    Cronaca
    2 Novembre 2011
    «Pdz a La Bianca: parlano le carte»

    LAdi ROMINA MOSCONI

    ALLUMIERE – «Avevo preannunciato che sarebbe arrivato il momento in cui «parleranno le carte»: quel momento è arrivato. Siamo pronti ad un confronto pubblico, preferibilmente a La Bianca». Ad esprimersi così il capogruppo consigliare di ‘‘Allumiere nel cuore’’ che ricorda che il 14 settembre, dopo la seconda pubblicazione del 27 agosto dell’avviso pubblico inerente il PdZ di La Bianca, sono state presentate due distinte osservazioni e opposizioni al piano stesso. La prima, organizzata e gestita direttamente dai cittadini de La Bianca che hanno raccolto 134 firme denunciando il mancato rispetto delle previsioni della variante al Prg rendendo nullo un atto programmatorio così importante e per chiedere la revisione del Pdz che prevederà un’altezza degli edifici intorno ai 15 metri, un aumento di cubatura di 3000 m/c su di un terreno in pendenza che incideranno negativamente sull’armonia paesaggistica della frazione. «Per non parlare della mancanza di servizi rispetto ad un’ormai consolidata tradizione di ristorazione, che canalizza a La Bianca un notevole flusso di gente – scrivono i biancaioli firmatari del documento – di fronte ad un sola direttrice viaria, larga appena 4 mt che svolge anche funzioni di parcheggio, a tutt’oggi non è stato previsto alcun intervento urbanistico per servizi collettivi e parcheggi a servizio delle citate esigenze. La vivibilità della frazione, già duramente compromessa, subirà quindi un ulteriore peggioramento con questo Pdz che comporterà anche un aumento di abitanti sproporzionato rispetto all’effettiva crescita demografica della frazione». Il capogruppo di Allumiere nel cuore, Di Pietrantonio poi fa notare che «c’è da considerare la contiguità di quest’area con il Faggeto che rende necessaria la valutazione d’incidenza che risulta mancante nella documentazione di adozione del PdZ». L’altra osservazione è stata poi presentata da 5 consiglieri di opposizione più 3 cittadini residenti in via delle Mimose proprietari degli immobili acquistati nella lottizzazione ‘‘Prato Stopponi’’. «Questa osservazione-opposizione – concludono i consiglieri di minoranza – si basa su plurime illegitimità, riconducibili a vizi dell’atto amministrativo per violazione di leggi ed eccesso di potere».