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    Politica
    30 Novembre 2011
    «La rinascita di cui parla il Sindaco è un epitaffio»

    CIVITAVECCHIA – «Rinascita. Questa parola, vero lapsus freudiano, più volte ripetuta in questi ultimi giorni dal Sindaco, anche per motivare la sua autonoma ricandidatura, suona come un lugubre epitaffio del suo operato». Parola del segretario dell’Udc Marco Di Gennaro: «Se, infatti, si proclama la necessità di una rinascita di Civitavecchia, vuol dire che la città nei 4 e più anni di governo dell’attuale Sindaco è “deceduta”. Se così fosse, ci vorrebbe una buona dose di faccia tosta per ricandidarsi. Sarebbe, altresì, contraddittorio proporre ai “complici” di tale delitto di continuare ad infierire su un città così ridotta. Se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, è prevedibile, infatti, che le cose non potrebbero che andare peggio. Vogliamo anche auspicare che al Sindaco – prosegue Di Gennaro – memore del fatto che il “pesce puzza dalla testa”, non venga in mente di scaricare su altri la responsabilità di aver ridotto la città in condizioni agoniche. La gestione centralistica e personale della cosa comune che ha caratterizzato la sua azione comporta, oltre agli onori del palcoscenico, anche gli oneri del fallimento da lui stesso proclamato. Gli consigliamo, quindi, uno spot pubblicitario meno controproducente per se stesso. Per quanto riguarda l’Udc, riteniamo che il nostro partito, pur a fronte di una pressoché nulla disponibilità del Sindaco alla condivisione delle varie problematiche, abbia sempre lavorato per il bene della città come testimoniato anche dalla competenza e professionalità dimostrata dai suoi rappresentanti istituzionali».