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    Sanità
    18 Settembre 2012
    "Premio anticipato per Quintavalle e Risso"

    CIVITAVECCHIA – «Nessuna regalia, né un aumento stipendiale, ma solo un dovere contrattuale». Così il direttore generale della Asl Roma F,  Salvatore Squarcione, giustifica la corresponsione del trattamento economico aggiuntivo al direttore sanitario Quintavalle e a quello amministrativo Risso, sulla base dei risultati di gestione otttenuti e sulla realizzazione degli obiettivi fissati per l’anno 2012. Squarcione commenta negativamente la notizia data dalla stampa, parlando di «pervicace pretestuosità». Polemizza inoltre su quanto accaduto negli anni in cui al posto di Quintavalle e Risso c’erano Saffioti e Coronato, evitando di rispondere dettagliatamente alle nostre richieste sui dettagli degli obiettivi raggiunti. Qualcosa non torna: nei due anni precedenti Quintavalle e Risso in che percentuale hanno raggiunto gli obiettivi? Li hanno veramente raggiunti? Hanno percepito le stesse somme di cui oggi ci troviamo a scrivere? Che posizione ha assunto l’azienda sanitaria? Domande ancora senza risposte, mentre sulla questione interviene il dottro Paolo Giardi, medico in pensione dal 2002:  «Voglio rendere pubblica la mia negativa valutazione sul fatto increscioso diffuso il 15 settembre 2012 ‘‘Risso e Quintavalle premiati con 23 mila euro per ciascuno’’ sulla base dei risultati di gestione ottenuti per l’anno 2012 nell’ambito della RomaF. Gestione che – spiega il dottor Giardi – dovrebbe essere valutata allo scadere dell’anno in corso, non adesso». E i risentimenti del medico «sono basati su fatti inequivocabili», spiega. «È dal 2002 che attendo invano – denuncia – di essere remunerato delle quote aggiuntive (circa 30 mila euro lordi) per il lavoro svolto dal gennaio 2001 all’otteobre 2002 quale medico convenzionato col SSN (giusto DPR)». E ancora: «Dal 2007 al 2011 ho avuto bisogno di prestazioni sanitarie urgenti riguardanti i miei familiari (2 sorelle e una consorte) ma sono stato costretto a bypassare le strutture sanitarie locali e a rivolgermi a presidi, sia pubblici, sia privati, fuori del nostro territorio, con notevoli disagi, economici e umani». E si chiede «come sia possibile premiare (addirittura in anticipo) i responsabili dei settori amministrativo e sanitario con tali cifre esorbitanti quando tutti sanno che esiste una diaspora dei pazienti verso altre strutture sanitarie e che i tempi di soddisfazione delle prenotazioni sono semplicemente biblici».

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