In Italia il record del rumore, Napoli la capitale dei decibel
Speciale medicina
16 Ottobre 2015
In Italia il record del rumore, Napoli la capitale dei decibel

Non solo smog. C’è un altro nemico invisibile che incombe sulle città: è l’inquinamento acustico.  L’Italia è al secondo posto dopo gli Stati Uniti nella classifica dei Paesi più ‘assordati’. Con Napoli che, dopo New York e Los Angeles, sale sul podio delle città più rumorose. E’ quanto emerge dai dati contenuti nel Consensus Paper ‘Coping with noise’, frutto di un tavolo di lavoromultidisciplinare che ha valutato e integrato con una revisione della letteratura scientifica i risultati di un’indagine Gfk Eurisko, promossa da Amplifon e condotta su 8.800 persone di 11 Paesi: Italia, Usa, Francia, Gran Bretagna, Portogallo, Belgio, Spagna,  Australia, Paesi Bassi, Nuova Zelanda e Germania.Considerando il numero di rumori sgradevoli, la frequenza e la durata dell’esposizione, è stato calcolato un ‘Indice di esposizione al rumore’ (Exposure Noise Pollution Index, Enpi). Se in media il 28% 
della popolazione risulta esposto a un eccesso di decibel (Enpi alto o medio-alto), prendendo in esame gli abitanti che lamentano il maggior livello di rumore (Enpi alto) gli esperti hanno stabilito che i Paese più assordati risultano gli Stati Uniti (16%) e l’Italia (10%), seguiti da Francia, Gran Bratagna e Portogallo (7%). Chiude la classifica la silenziosa e ‘compassata’ Germania (2%). Le città più rumorose sono New York (36%) e Los Angeles (24%), seguite da Napoli (15%), Parigi (10%), Londra, Bruxelles e Porto (8%). L’Italia, dunque, contende agli States il primato della rumorosità: il 29% della popolazione tricolore è troppo esposto al rumore (Enpi alto o medio-alto) e il 41% lamenta un incremento dei decibel rispetto al passato (contro una media internazionale del 34%).
Tra le grandi città italiane, Napoli (Enpi alto del 15%) è quella che si fa sentire di più, superando per intensità di decibel Roma (9%), Milano e Torino (8%). A ogni latitudine, le fonti più frequenti di rumore sono le strade (esposizione medio-alta del 33%), le conversazioni tra le persone (28%), la musica di sottofondo (25%) e il trasporto pubblico (21%). Anche bambini (18%) e vicini di casa (18%) sono considerati una fonte 
Inesauribile di baccano, più delle sirene di emergenza (17%), di tv-radio ad alto volume (17%) e dello squillare dei telefoni (14%). Ma il nemico può attaccare anche dal cielo: il traffico aereo cittadino è considerato una fonte di disturbo sonoro dall’11% della popolazione.