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    Cronaca
    18 Novembre 2015
    Abbattere i droni, pronto il piano

    ROMA-Un piano per abbattere i droni e neutralizzare la minaccia di attacchi terroristi con velivoli senza pilota. C’è anche questo tra le misure di sicurezza annunciate in vista del Giubileo a Roma, dopo gli attentati terroristici di Parigi. «Che ultraleggeri e droni volino è un dato scontato. Il tema è non farli alzare in volo e per questo, memori di quanto avvenuto al funerale di Vittorio Casamonica (quando un elicottero sorvolò indisturbato il quartiere Tuscolano lanciando dall’alto petali, ndr), stiamo predisponendo un potenziamento dei sistemi di intercettazione e, nelle condizioni che lo consentiranno, anche di abbattimento – ha detto il prefetto della capitale Franco Gabrielli durante l’inaugurazione della centrale operativa per il numero unico 112 – La prima regola è che, anche per quanto riguarda situazioni più complicate, è fatto divieto di abbattere qualunque cosa voli sopra i centri abitati, perché il danno sarebbe maggiore. Ci stiamo attrezzando per potenziare sia il sistema di rilevamento sia quello di contrasto in occasione degli eventi che consideriamo più esposti». E più ci si avvicina all’8 dicembre, data di inizio dell’Anno Santo voluto da Papa Francesco, pià cresce l’allarme. Già alcuni giorni fa, il ministro dell’Interno Angelino, durante l’informativa alla Camera sui fatti di Parigi, annunciava: «Ogni aspetto di un possibile attacco aereo è stato studiato, sarà interdetto lo spazio aereo durante il Giubileo. E una attenzione particolare è stata rivolta al rischio di un attacco dall’alto, con droni». Tra i luoghi sensibili non solo i monumenti, il Vaticano, le basiliche e le zone della movida che in una città come Roma sono, tra l’altro, molto diffuse ed estese. La vicenda di Parigi «ci ha rifocalizzato su target che prima ci sembravano più marginali, nel senso che è aumentato il novero degli obiettivi» ha spiegato Gabrielli. Tra questi, gli stadi: «Anche le questioni legate agli stadi devono essere affrontate con serietà ed estrema lucidità – ha detto il prefetto – Lo stadio è un luogo di pubblico spettacolo, è un luogo dove si concentrano molte persone e stiamo già predisponendo tutte le misure necessarie di prevenzione».