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    Energia e ambiente
    25 Febbraio 2016
    Riciclo imballaggi in vetro: +2% in 5 anni

    Aumenta in Italia la raccolta differenziata degli imballaggi di vetro che è arrivata al 77% ed il tasso di riciclo, nonostante la difficile congiuntura economica che ha visto crescere ben poco la quantità di bottiglie e vasetti immessi sul mercato italiano, è cresciuto:  negli ultimi 5 anni (dal 2010 al 2014) è passato dal 68,3% al 70,3% (+2%), creando nuova materia rinnovabile per produrre contenitori in vetro. A tracciare il quadro è il rapporto ‘Il riciclo del vetro e i nuovi obiettivi europei per la circular economy’, realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile per conto di Assovetro, l’Associazione nazionale degli industriali del vetro aderente a Confindustria. Il rapporto offre una panoramica sul presente e sul futuro del settore che conta 20.200 occupati, produce 1,4 miliardi di Pil e con il 70% degli investimenti green. Il settore della produzione e riciclo del vetro è anche un importante driver economico per tutta l’Europa: ha generato 125.000 posti di lavoro, contribuendo con 9,5 miliardi al Pil europeo e riducendo del 48% l’utilizzo di materie prime. In particolare dal rapporto emerge che con il riciclo del rottame di vetro reimpiegato nei forni delle aziende vetrarie italiane (comprese le importazioni e il rottame di vetro non da imballaggio), nell’ultimo anno sono state risparmiate materie prime tradizionali per circa 3.020.000 tonnellate, energia per 316 milioni di metri cubi di metano ed emissioni per circa 1,9 milioni di tonnellate di Co2. Di fronte ai nuovi target di riciclo posti dal recente pacchetto Ue sull’economia circolare (75% nel 2025 e 85% nel 2030) sarà, però, necessario fare maggiori sforzi per migliorare la qualità e la quantità delle raccolte differenziate. Oltre 512.800 tonnellate di vetro finiscono ancora nei rifiuti indifferenziati, mentre altre perdite emergono negli impianti di selezione e trattamento dei rottami di vetro, dove ben 150.000 tonnellate di scarti, per il 90% di vetro, finiscono in discarica insieme ai materiali di scarto a causa della scarsa qualità della raccolta. Dal rapporto, emerge che anche anche per il riciclo del vetro l’Italia è a due velocità. Non solo nella raccolta differenziata il sud è fanalino di coda (358.719 tonnellate contro 1.038.734 del nord e con la Lombardia che da sola raccoglie più di tutto il meridione con 399.343 tonnellate)), ma anche nel riciclo del vetro. In Italia nel 2014 il riciclo pro capite degli imballaggi è stato di 26,6 Kg/ab, ma guardando le macro aree geografiche il Nord registra 34,9 Kg/ab, il Centro 24,6 Kg/ab e il Sud solo 16,6 Kg/ab, con un tasso di riciclo che a nord ha toccato circa il 73% contro il 54,9% del sud. C’è poi il capitolo qualità della raccolta. Tra la raccolta differenziata al 77% e il tasso di riciclo al 70,3% c’è una differenza di circa il 7% di vetro che non prende la strada dell’economia circolare.Per migliorare la qualità, sono da tenere d’occhio anche i metodi di raccolta differenziata: la tradizionale “campana” è al primo posto per efficienza, il 96% del vetro raccolto con questo metodo è, infatti, riciclato; all’ ultimo posto sta il contenitore stradale per la raccolta mista di vetro, metallo e plastica che vede un riciclo del solo 65% del vetro in esso contenuto, con uno scarto quindi di ben il 35%.