logo
    Cultura e Spettacoli
    13 Maggio 2019
    Festa patronale: pur senza i rioni e col tempo incerto si avvia e prende forma

    CERVETERI – Si era chiesto a San Michele Arcangelo, patrono di Cerveteri, di utilizzare tutta la sua pazienza da Santo per sopportare quel grosso pasticcio che ne era scaturito dalla organizzazione dei suoi festeggiamenti. Dopo la defezione improvvisa dei rioni che per anni ed anni hanno identificato gli aspetti della tradizione paesana che nel bene e nel male hanno reso vivo l’aspetto tradizionale così come si era abituati ad intendere la festa patronale, dopo l’accettazione, per molti a muso storto, di quella orribile locuzione “San Michele Day” che nelle migliori intenzioni probabilmente di improvvisati esperti di marketing, avrebbe voluto significare l’accostamento del tradizionale all’evoluzione ottenendo soltanto il risultato di confondere il sacro e il profano, dopo la dabbenaggine della politica che è riuscita a sovrapporsi attraverso le sue espressioni di punta nel settore, nonostante avesse “abdicato” per l’organizzazione dei festeggiamenti delegando Ascom, (associazione commercianti), che si è assunta tutte le responsabilità, ha continuato ad elargire permessi creando l’increscioso incidente che ha visto una impresa di giostrine per bambini impiegare una notte per montare l’impianto in Piazza Santa Maria per vedersi “sfrattare” dalla Polizia locale al mattino perchè non in regola con la SCIA nonostante l’autorizzazione rilasciata da uno degli assessori che avrebbe dovuto avere la competenza in proposito, dimostrando che si naviga a vista e che molto spesso, come in questo caso, la mano destra non sa cosa fa la sinistra, dall’incertezza del tempo, che minacciava pioggia per tutto il mattino si poteva dedurre che l’umore del Santo non fosse proprio dei migliori. Infatti, l’unica variabile che tiene col fiato sospeso tutti gli stendisti dello street food che hanno invaso via Agillina fino a Largo della Boccetta ed oltre, dove c’è comunque da dire che gli associati Ascom hanno fatto da padroni, è l’incertezza del tempo, con una nuvola Fantozziana che copre l’intero perimetro del centro storico e tiene tutti in ansia fino al pomeriggio inoltrato. Poi per il resto, Piazza Santa Maria con gli stendisti che hanno preso il posto dei Rioni, Piazza Risorgimento con i giochi per i bimbi già montati e pronti ad accogliere grandi numeri per una grande festa. Ma il tempo rimane coperto e stabile e intanto cominciano ad incrementarsi flussi soddisfacenti di piccole famigliole che visitano gli stand degli artigiani dislocati a Piazza Risorgimento. Piano piano i visitatori diventano folla che si snoda e si intrattiene per tutto il centro storico determinando il vociare tipico della “tanta gente” e la serata si svolge così nonostante il tempo incerto.