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    Cronaca
    30 Gennaio 2020
    I consiglieri di Ladispoli città e il consigliere di Insieme per Ladispoli spiegano le ragioni dell’astensione
    «Una resa incondizionata ad Acea»

    LADISPOLI – «L’amministrazione Grando ha firmato la resa incondizionata ad Acea, dopo una battaglia durata 18 anni». I consiglieri di Ladispoli Città, Trani e Palermo, cercano di spiegare i motivi che li hanno portati martedì sera ad astenersi dal voto della mozione relativa al passaggio ad Acea Ato2. «Si sono arresi, senza nemmeno l’onore delle armi. Ma a loro dire, con “onore”. Viene da credere che non capiscano neanche quel che fanno». Per i due consiglieri la mozione votata in consiglio è «inutile», oltre che «a determinare la consegna dell’acqua ad Acea, pone condizioni approssimativamente inconcludenti: ritardare l’avvento stesso di Acea con la possibilità di una trattativa a favore del comune, ma incomprensibilmente, la giunta Grando siede al tavolo col gestore unico già prima della sconfitta del comune presso il Consiglio di Stato. Evitare lo spostamento dei dipendenti in altre sedi e mantenere i livelli d’intervento adeguati e tempestivi: ma, una volta passata la gestione, il comune rappresenterà una quota infinitesimale nella società e nulla potrà verso le decisioni aziendali relative al personale o alla gestione del call center. Imporre l’apertura di uno sportello territoriale: ma nella logica dell’ottimizzazione, Ladispoli con tutta probabilità fare riferimento allo sportello di prossimità». «Se davvero l’intento della giunta Grando era quello di scongiurare il commissariamento per poter contare di più nel dialogo con Acea – proseguono Trani e Palermo – avrebbero dovuto procedere con un atto di giunta al fine di avviare il corretto iter, necessario per sedere al fantomatico tavolo delle trattative». E a intervenire sulla vicenda è anche il consigliere di Insieme per Ladispoli, Fabio Ciampa che proprio durante la massima assise cittadina ha annunciato la sua astensione dal voto. A puntare il dito contro la sua decisione e quella degli altri consiglieri di minoranza il sindaco Alessandro Grando: «Ciampa fa quello che gli dice Trani». «Mi sono astenuto dalla mozione per non dare adito a speculazioni – ha detto il consigliere – Avrei preferito che ci fosse più chiarezza sulle future tariffe idriche e sulla sede degli uffici e del posto di lavoro dei dipendenti. Continuerò la mia battaglia cercando di salvaguardare gli interessi primari della città. Con il rammarico putroppo di veder togliere il servizio alla Flavia – ha concluso Ciampa – ringrazio a nome dei cittadini tutti i dipendenti della Flavia Acque per l’impegno e la professionalità che hanno dimostrato in tutti questi anni». «È evidente che qualcuno vuole giocare sulla pelle dei cittadini di Ladispoli e lucrare politicamente su un argomento che invece dovrebbe vedere tutte le forze politiche remare nella stessa direzione», ha commentato il sindaco Alessandro Grando nel post consiglio comunale, la decisione dei consiglieri di astenersi dal voto. «Oggi abbiamo avuto l’ennesima conferma del fatto che alcuni “politici”, o presunti tali, preferiscono anteporre i propri interessi a quelli di un’intera città». Per Grando, astenersi dal voto è stato «un gesto da vigliacchi nei confronti della città, aggravato dal fatto che le motivazioni sono state a dir poco risibili». Dito puntato in particolar modo contro il consigliere Trani, «più volte sollecitato a dare un contributo di idee nelle varie conferenze dei capigruppo, dove ha sempre fatto scena muta». ©RIPRODUZIONE RISERVATA