logo
    Porto
    8 Maggio 2020
    Banchina commerciale lasciata senza vigilanza: esplode il caso in porto. I sindacati tornano a criticare le scelte aziendali della Pas

    CIVITAVECCHIA – Non hanno fatto in tempo a denunciare la situazione che si verrebbe a creare con l’applicazione della cassa integrazione così come disposta dall’azienda, che si è verificato il primo episodio critico in porto. «Con questo piano si mette a rischio la sicurezza dello scalo» hanno detto i sindacati e mercoledì sera all’arrivo attorno alle 23 della Cruise Barcellona il cancello del molo 23A della banchina commerciale era aperto, accostato ed incustodito, privo di guardia giurata impegnata nello stesso momento all’ingresso del molo 21E nave Barcellona. «Fatto questo rilevato e contestato dalla Polizia di frontiera» scrive Fabiana Attig dell’Ugl in una nota inviata a Capitaneria, Adsp, Polizia di frontiera e Pas. Nella lettera l’Ugl chiede se il comando della Capitaneria di Porto fosse stato messo a conoscenza della riduzione di livelli di sicurezza portuale, «se ci sia una condivisione e avallo sulla nuova programmazione già peraltro attivata da Pasecurity e se tale nuova organizzazione – scrive ancora Attig – garantisce tutti i livelli di sicurezza in ambito portuale». Anche Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno stigmatizzato l’episodio. «È impensabile accostare ad un decremento di ore ad una diminuzione di guardie – spiegano Feuli, Pascucci e Rosignoli -i conti fatti dall’azienda sono sbagliati, l’esubero del personale è inesistente e la situazione peggiorerà nelle prossime settimane con il periodo di ferie». E di conti parla ancora Attig, sottolineando che con un taglio di 8478 ore la cig, fino ad agosto, per la Pas porterà l’Adsp ad un risparmio di circa 150 mila euro.