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    Cronaca, Salute, Sanità
    12 Maggio 2020
    Negli ultimi quattro giorni tre nuovi casi.
    Ancora un contagiato a Santa Marinella: si tratta di un operatore sanitario della rsa Bellosguardo
    Intanto il centro studi Aurhelio contesta le misure restrittive del sindaco Tidei

    SANTA MARINELLA – Sale a otto il numero dei positivi in città. Si tratta di un operatore sanitario della Rsa Bellosguardo di Civitavecchia, residente a Santa Marinella. Dunque negli ultimi quattro giorni, sono tre i nuovi contagiati che sono stati messi in quarantena dalle autorità sanitarie. Di contro, c’è il direttivo del Centro Studi Aurhelio, che torna sulla questione ordinanze contro il coronavirus, e critica la giunta Tidei per aver emesso dei provvedimenti che penalizzano i cittadini e le attività balneari. “La settimana scorsa è passata con un ulteriore nulla di fatto – dicono dal Centro Studi – riguardo la questione della prossima stagione balneare. A fronte della sbandierata delibera che consente agli stabilimenti balneari di aprire tutto l’anno, opportunità che potrebbe forse garantire un 10% del totale dei gestori, va registrata l’ancora più grave presa in giro dei possessori delle seconde case o coloro che hanno una casa per vacanze. Con la serie di confusionarie ordinanze sindacali, che sono andate a sovrapporsi alle indicazioni del governo e a quelle della Regione Lazio in forma ancora più stringente, si è giunti a vietare la nostra costa il sabato e la domenica. Giorni, nei quali, si sarebbero potuti attrarre gli storici amanti del nostro territorio e quelli che avrebbero potuto approfittare per dargli uno sguardo e magari sceglierlo come luogo per trascorrere le vacanze estive o fare un investimento. Non solo, con una imbarazzante analisi del rapporto tra positivi veri e fasulli e popolazione totale, il Sindaco non ha perso occasione di minacciare nuovamente chiusure e punizioni. Oltre a tutto questo, ancora non è arrivata la smentita circa l’idea di affidare ai privati i tratti di spiaggia e costa libera, in ragione dell’idea degli eventuali assembramenti che potrebbero determinarsi su quest’ultimi”. “Non siamo degli avvocati, nè tantomeno dei giuristi – conclude la nota – ma ci pare opportuno portare all’attenzione che non è lecito proibire di godere di un bene pubblico per evitare un presunto illecito».