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    Economia e Lavoro
    20 Maggio 2020
    CNA: “Troppa confusione sulla sanificazione”

    EDGARDO AZZOPARDI

    CIVITAVECCHIA – “L’uso corretto delle parole da parte del legislatore è fondamentale, altrimenti si rischia di fallire gli obiettivi prefissati. È il caso della confusione che si è innescata sul termine sanificazione contenuto nei recenti provvedimenti del governo, che sta provocando un vero e proprio cortocircuito normativo e applicativo”.

    E’ quanto sostiene CNA che spiega come l’incertezza della norma contenuta nel decreto Cura Italia, che prevede un credito d’imposta per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro, riproposto, con una soglia diversa, nel decreto Rilancio, comporta costi superflui per le imprese che hanno necessità di effettuare interventi di pulizia e disinfezione ma che, per usufruire dell’agevolazione, sono indotte, in molti casi, a ricorrere a trattamenti non prescritti dal Ministero della Salute. Escludendo, ingiustamente, migliaia di imprese professionali di pulizia dalle operazioni per il contrasto del coronavirus. Secondo CNA le prescrizioni contenute nella circolare del Ministero della Salute individuano gli specifici interventi di pulizia e disinfezione necessari ad evitare i rischi di contagio con l’utilizzo di appositi prodotti, attività abitualmente svolte dalle imprese professionali del settore delle pulizie e non solo da imprese abilitate alla sanificazione.