CIVITAVECCHIA – Secondo Tullio Nunzi la situazione economica ed imprenditoriale italiana è sull’orlo di un vero e proprio collasso. Il crollo del Pil, i consumi in discesa, automotive in sofferenza, modifiche di abitudini spesa per le famiglie, con l’acquisto di beni rinviato a data da destinarsi, una commistione esplosiva che porterà alcuni settori al fallimento.
“Il paese si ritrova povero, – osserva l’esponente di Meno Poltrone Più Panchine – il misero index di Confcommercio in continua ascesa,la fiducia di imprese e consumatori ai minimi storici. In momenti come questi in cui l’emergenza economica non può attendere, in cui le perdite di ricavi del settore terziario si attestano al 70% ed il 28% delle aziende ha il timore di chiudere definitivamente, 6 famiglie su 10 hanno il fondato timore di perdere il posto di lavoro, bisogna chiedere alla politica un supplemento di responsabilità, perché il rischio di tensioni, di ‘forconi, è assai realistico. Necessitano governi nazionali e locali coesi, con obbiettivi chiari ed un programma condiviso. Se imprese portuali e commercianti hanno proposto forme di protesta comuni, significa che questo territorio si trova in situazioni di difficoltà mai attraversate, per questo i rappresentanti locali, regionali e nazionali debbono attivarsi, ognuno per le proprie responsabilità, fornendo una chiara visione di sviluppo per evitare esplosioni di scontento difficilmente gestibili. Per uscire da una catastrofe occorre la politica vera, non la politica politicante”.
