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    Salute, Società
    10 Giugno 2020
    Un terzo pensa di non essere a rischio
    Covid-19, sondaggio UNICEF su 10.500 giovani in 31 paesi dell’America Latina e Caraibi

    Secondo un recente sondaggio condotto da UNICEF tra i giovani dell’America Latina e Caraibi, solo un terzo di quanti hanno partecipato ha indicato correttamente le risposte in relazione alla trasmissione del contagio da COVID-19. Ancora più preoccupante è che circa un terzo dei 10.500 giovani che hanno partecipato all’indagine nella regione crede di non essere a rischio di contrarre la malattia. L’America del Sud adesso viene vista come il nuovo epicentro della pandemia globale, ma meno della metà dei giovani che hanno risposto era in grado di identificare i siti nazionali di riferimento con informazioni sul coronavirus. Proposto attraverso U-Report, una piattaforma mobile dell’UNICEF gratuita e riservata, il sondaggio fa luce sulle conoscenze, i pensieri e i sentimenti dei giovani sulla pandemia COVID-19.

    “Non conoscere le informazioni sulla pandemia – spiega Bernt Aasen, Direttore Regionale UNICEF per l’America Latina e i Caraibi – mette a rischio le vite dei giovani e delle loro famiglie. I giovani non dovrebbero essere biasimati perché non sono informati. Questi risultati preoccupanti mostrano l’importanza e l’urgenza di raggiungere i giovani in America Latina e Caraibi con informazioni corrette, soprattutto coloro con accesso limitato a piattaforme digitali”.

    Svolta su 31 paesi dell’America Latini e Caraibi attraverso SMS, l’indagine indica una preoccupante carenza di informazioni su sintomi, prevenzione e trasmissione del COVID-19. Il 44% dei giovani che hanno risposto ritiene di essere solo parzialmente informato sul virus. Oltre il 40% di quanti hanno partecipato ha indicato i media tradizionali come la principale fonte di informazioni sul COVID-19, il 21% i social media e solo il 10% ha scelto servizi di messaggistica istantanei. Circa il 95% dei giovani che hanno risposto ha dichiarato che sono necessarie azioni per combattere la pandemia, mentre quasi la metà crede che le loro comunità non siano pienamente preparate a rispondere al COVID-19.

    “Nei prossimi giorni e settimane, – aggiunge Bernt Aasen – il coinvolgimento dei giovani potrebbe giocare un ruolo fondamentale nella lotta alla pandemia in America Latina e nei Caraibi. È fondamentale rendere le informazioni attendibili non solo accessibili ma anche appetibili per i giovani in modo che si sentano parte della soluzione, non del problema”.

    Insieme con le altre agenzie delle Nazioni Unite, ONG e settore privato, UNICEF sta supportando gli sforzi dei governi in tutti i paesi in America Latina e nei Caraibi per coinvolgere i più giovani attraverso piattaforme digitali e offline utilizzate dai giovani stessi. UNICEF chiede ai media tradizionali, alle piattaforme di social media e agli operatori di telefonia mobile, di intensificare la cooperazione e gli sforzi per promuovere pratiche salvavita sul COVID-19 e arginare la disinformazione tra i giovani in America Latina e nei Caraibi.