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    Cronaca
    9 Luglio 2020
    Il sindaco Giulivi ha presentato formale denuncia presso il Commissariato
    Scritte inneggianti alle Brigate rosse nella sede della Lega di Tarquinia e Viterbo: indaga la Polizia
    Il leader della Lega Matteo Salvini: "Le minacce di chi imbratta la nostre sedi con la stella a cinque punte non ci spaventano e non ci fermeranno. Al Governo e in particolare al Viminale chiedo: è normale che il primo partito italiano, che guida l’opposizione, subisca attacchi, aggressioni e minacce quotidiane nel silenzio e nell’indifferenza generale?”. Durigon: "La sinistra prenda le distanze da queste aberrazioni che ci riportano agli anni bui del terrorismo". Zicchieri: "Un segnale profondamente inquietante"

    TARQUINIA – Inquietante risveglio  a Tarquinia dove sono stati trovati segni vandalici a sfondo politico sui muri e nelle vetrine delle due sedi della Lega a Tarquinia.

    All’ingresso dell’ufficio di via XX Settembre e in quello di via Umberto I,  i cartelli con il logo del partito di Matteo Salvini e del sindaco Alessandro Giulivi (eletto un anno fa con il sostegno di tre liste: Lega, Noi con Tarquinia e Futura) e del programma elettorale sono stati oscurati con vernice nera raffigurante una stella a cinque punte all’interno di un cerchio, simbolo delle brigate rosse. Uno dei due simboli è stato accompagnato anche dalla sigla Gsp, il cui significato non sarebbe stato ancora identificato.

    Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il fatto sarebbe accaduto poco prima delle tre, alle 2,41, nel cuore della notte, quando una persona vestita di nero, con il cappuccio e completamente coperta in volto con una mascherina, e con indosso un grembiule scuro,  avrebbe agito in modo del tutto indisturbato.

    Ad immortalare l’autore del gesto che con il passare delle ore sta assumendo rilevanza nazionale, le telecamere interne alla sede. Nelle prossime ore con ogni probabilità saranno visionati anche i video delle telecamere di videosorveglianza cittadine.

    Poco fa la decisione del sindaco Alessandro Giulivi, coordinatore della Lega in città, di presentare formale denuncia presso il locale Commissariato di Polizia. Interessata del caso anche la Digos, competente per materia.  L’episodio accaduto a Tarquinia è inoltre analogo a quello avvenuto nella stessa notte a Viterbo dove sono stati invece strappati i cartelli  della nuova sede.

    Sul caso è intervenuto il leader nazionale della Lega Matteo Salvini: “Le minacce di chi imbratta la nostre sedi con la stella a cinque punte – come successo nella notte a Tarquinia e Viterbo – non ci spaventano e non ci fermeranno. All’odio rispondiamo col lavoro e col sorriso, ma al governo e in particolare al Viminale chiedo: è normale che il primo partito italiano, che guida l’opposizione, subisca attacchi, aggressioni e minacce quotidiane nel silenzio e nell’indifferenza generale?”.

    Sull’episodio è intervenuto anche il deputato responsabile del Lavoro della Lega Claudio Durigon: «La Lega non si lascia intimidire dalle scritte inneggianti alle Br con cui sono state vandalizzate le sedi del partito a Tarquinia e Viterbo. Si tratta di gesti vili e vigliacchi che ci spingono ancor di più a rafforzare la nostra presenza e la nostra attività sul territorio. La Sinistra, sempre pronta a dare lezioni di buona politica, prenda le distanze da queste aberrazioni che riportano agli anni bui del terrorismo».

    Parole di condanna anche da parte di  Francesco Zicchieri, vicepresidente del Gruppo Lega alla Camera e coordinatore del partito nel Lazio: «A Tarquinia e Viterbo spuntano scritte che inneggiano alle BR sulle sedi della Lega. È un segnale profondamente inquietante contro cui tutte le forze politiche e sociali devono prendere posizione perché gli anni della violenza ideologica non tornino mai più. Chi ha concepito questo gesto vergognoso si rassegni alla crescita di consensi sulla proposta politica della Lega e del suo leader Matteo Salvini.

    Il capogruppo della Lega in Consiglio regionale del Lazio, Orlando Angelo Tripodi chiede al governatore della regione di prendere posizione: «Nicola Zingaretti prenda posizione sulle scritte che inneggiano alle Brigate rosse sulle sedi della Lega a Viterbo e a Tarquinia. Noi andiamo avanti senza paura».