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    Economia e Lavoro
    16 Luglio 2020
    CNA, CGIL-Cisl-Uil chiedono ai ministri un intervento immediato
    Ammortizzatori sociali artigianato, ritardi intollerabili

    CNA torna a sollecitare il governo affinché siano immediatamente superati gli intollerabili ritardi nel trasferimento integrale delle risorse al Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato, l’unico strumento in grado di fornire le prestazioni di sostegno al reddito dei dipendenti delle imprese artigiane che hanno ridotto o sospeso l’attività lavorativa per effetto dell’emergenza epidemiologica.

    Il sollecito questa volta è unitario con le altre organizzazioni datoriali e con i sindacati Cgil, Cisl e Uil, inviando ai ministri Nunzia Catalfo e Roberto Gualtieri una formale richiesta per un diretto e tempestivo intervento. FBSA ha ottenuto, in questi mesi, un importante stanziamento economico dal governo per far fronte alle numerosissime domande pervenute e ha lavorato al massimo dell’efficienza gestionale e organizzativa per garantire una tempestiva erogazione degli ammortizzatori sociali. Nonostante questi sforzi, sono ancora molti i lavoratori che attendono le prestazioni di sostegno al reddito relative ai mesi di aprile, maggio e giugno. FSBA non ha più spazi di azione, avendo già anticipato tutte le risorse accumulate negli anni per far fronte alle oltre 750 mila domande pervenute.

    Il ritardo nel trasferimento delle risorse già stanziate, che di fatto impedisce a FSBA di operare, è ormai diventato intollerabile per imprese e lavoratori e, per questo motivo, è necessario un impegno immediato delle istituzioni. Serve, inoltre, un nuovo stanziamento di almeno 500 milioni di euro per dare piena risposta alle domande già presentate, nonché per finanziare ulteriori settimane di sostegno al reddito a favore delle imprese che hanno già esaurito le diciotto settimane e che non sono in condizione di ripartire.  Senza questa proroga e queste nuove risorse, le imprese artigiane rischiano di subire danni indelebili, che inevitabilmente avrebbero gravissime ripercussioni sull’intero tessuto economico del Paese, vanificando gli enormi sforzi finora fatti.