logo
    Porto
    17 Luglio 2020
    Porto, Di Majo (AdSP): “Il binario passeggeri in porto è sempre esistito”
    “Il progetto importante riguarda lo sviluppo del traffico commerciale”

    CIVITAVECCHIA “Il binario passeggeri, non una stazione ma un unico binario con relativo marciapiede ferroviario per l’attesa e il trasferimento dei passeggeri, è sempre esistito in porto ma collocato in un punto diverso”.

    E’ quanto ribadisce il Presidente dell’AdSP, Francesco Maria di Majo, rispondendo alle polemiche sorte sull’accordo siglato con RFI.

    “Il progetto in questione – spiega – è stato pienamente condiviso e sostenuto da RFI, dalla Regione Lazio e dal MIT e prevede il mantenimento dell’unico binario esistente dedicato ai passeggeri e la sua ricollocazione nella parte nord dello scalo dietro la Darsena Traghetti, per ridurre le interferenze sia con i convogli ferroviari destinati alle merci in vista del riassetto dello scalo merci ferroviario, sia con la prevista nuova viabilità nell’ambito centrale dello scalo in funzione del potenziamento della viabilità principale e dell’apertura di un nuovo varco centrale del porto. Si tratta, quindi, di un mero ripristino del collegamento che, interrotto per motivi di sicurezza, è stato richiesto da alcuni operatori del settore come servizio aggiuntivo. Il progetto, inoltre, prevede attività di manutenzione straordinaria ai fini di incrementare la sicurezza dell’infrastruttura ferroviaria di collegamento porto-stazione, di cui beneficeranno anche le merci. E l’AdSP contemporaneamente ha voluto proporre un proprio progetto complementare al precedente, al fine di sviluppare, attraverso il potenziamento dell’ultimo miglio ferroviario, proprio il traffico merci. Ed è questo il traffico che maggiormente beneficerà di questi interventi infrastrutturali. A fronte di ciò ne consegue che i timori sollevati sulla negativa ricaduta che ‘un’eventuale stazione aperta ai passeggeri estrometterebbe tutto il tessuto economico cittadino dai flussi turistici, tante aziende e molti lavoratori perderebbero quel ‘passaggio’ sul quale basano buona parte della propria economia’ risulta priva di ogni fondamento, in quanto il suddetto binario passeggeri intercetterebbe solo quella parte di viaggiatori che, come già oggi avviene, hanno acquistato il titolo a bordo delle navi e che vengono portati direttamente in stazione per usufruire del servizio a loro dedicato.

    In merito, poi, alle ulteriori osservazioni riguardo al fatto che l’investimento andava programmato per il traffico merci – prosegue il presidente dell’AdSP –  cioè, come si è detto ‘per diversificare le fonti di movimentazione e correggere così quella monocultura che la crisi del coronavirus ha messo sin troppo drammaticamente in discussione’, va ricordato che l’iter per lo sviluppo del progetto in questione è partito nel 2017 e sta volgendo solo ora a conclusione. Auspico che queste precisazioni possano aver dissipato le perplessità che, da una lettura distorta del progetto, possano essere sorte per chi è preoccupato legittimamente per l’economia cittadina, restiamo a disposizione dei rappresentanti istituzionali e delle forze politiche e sociali per chiarire ed illustrare i contenuti specifici del progetto”.