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    Sanità
    5 Agosto 2020
    Il sindaco lancia l'allarme per le condizioni di lavoro degli operatori sanitari
    Rsa Bellosguardo, Cgil: “Grande preoccupazione per la situazione in attesa che arrivi la revoca dell’accreditamento”

    “Esprimiamo grande preoccupazione per l’attuale situazione di instabilità che sta vivendo la RSA BelloSguardo Sanimedica CCR di Civitavecchia , in attesa che arrivi dalla Regione Lazio la revoca ufficiale dell’ accreditamento della RSA, come già preannunciato e accaduto per un’ altra Struttura della nostra Regione ( a Rocca di Papa)”. A lanciare l’allarme è la Funzione Pubblica Cgil Civitavecchia Roma Nord Viterbo che sottolinea come “le condizioni di lavoro degli operatori sanitari in servizio presso la Rsa” abbiano raggiunto “in queste ultime settimane dei livelli estremi di disagio , di difficoltà oggettive al corretto svolgimento dei compiti d’assistenza e di cura nei confronti degli Ospiti ricoverati. Si registra ormai da tempo e tuttora una carenza di personale infermieristico , non sufficiente a garantire i livelli minimi di assistenza, infatti a causa della mancata sostituzione del personale da parte dell’ Azienda SANIMEDICA CCR per le diverse dimissioni volontarie, o casi di maternità, congedi o lunghe malattie , risultano oggi presenti nella turnazione solo n°3 infermieri per l’ intera Struttura divisa in 3 nuclei distinti per un totale di n°56 posti occupati. Ci chiediamo – incalzano dal sindacato – come possa essere svolto adeguatamente ed in sicurezza il servizio d’ assistenza e di cura ai 56 Ospiti presenti nella RSA da quei pochi lavoratori rimasti a garantire il servizio , con turni massacranti , oberati dalle responsabilità e dai carichi di lavoro aumentati e di sicuro privati della giusta lucidità e dignità. La Cgil ha segnalato più volte alle istituzioni competenti quanto sopra descritto, ma poiché riteniamo che la situazione lavorativa all’ interno dalla RSA stia degenerando di ora in ora, abbiamo ritenuto opportuno condividere le nostre preoccupazioni con la cittadinanza”.